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La decisione

I giudici contro Margherita Agnelli: «La Dicembre non la riguarda»

Il tribunale civile ha respinto il reclamo della figlia dell'Avvocato: stavolta vincono gli Elkann

I giudici contro Margherita Agnelli: «La Dicembre non la riguarda»

Stavolta vincono gli Elkann: il tribunale di Torino ha dichiarato "inammissibile" il reclamo presentato da Margherita Agnelli in merito alle presunte irregolarità nella società semplice Dicembre, la cosiddetta "cassaforte" della famiglia Agnelli-Elkann (cui fanno capo le società del gruppo). 

In ballo c'erano le modifiche societarie e l'iscrizione della Dicembre alla Camera di commercio di Torino, su cui la figlia dell'Avvocato aveva presentato un reclamo puntando il dito sull'ingresso dei figli John, Lapo e Ginevra Elkann come soci. Per i giudici, come si legge nel decreto che respinge il reclamo, Margherita Agnelli "non rientra fra i soggetti che possono ritenersi interessati" perché "è estranea da vent'anni alla compagine sociale".

Ma nel provvedimento c'è una "concessione" sul futuro, visto che la Dicembre è coinvolta sia nel processo civile sulla successione sia nell'inchiesta penale per evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato per l'eredità di Marella Caracciolo (madre di Margherita e nonna di John, Lapo e Ginevra): "Se all'esito dei giudizi pendenti dovesse risultare una diversa compagine sociale o un diverso assetto, il Conservatore del registro delle imprese potrebbe scriverle nell'esercizio dei propri poteri ufficiosi o all'esito di una richiesta di iscrizione da parte dei soggetti che apparissero in quel tempo legittimati".

Commentano fonti legali vicine a Margherita Agnelli, assistita dall'avvocato Dario Trevisan: «Tale pronuncia si pone in contrasto con quella precedentemente resa dello stesso Tribunale con la quale erano state accolte le domande di Margherita Agnelli, confermandosi l’interesse ad agire di quest’ultima. Atteso che non sussiste alcuna decisione che legittimi gli atti oggetto di iscrizione, proseguono le iniziative giudiziarie a tutela degli interessi di Margherita e dei suoi figli de Pahlen, volte anche a determinare la modifica radicale degli assetti proprietari della Dicembre. Ciò ancora di più alla luce di quanto emerso con il decreto di sequestro disposto in data 13 settembre 2024 che, ad oggi, non risulterebbe essere stato impugnato da parte degli indagati, con relativa acquiescenza dei suoi effetti». Una sorta di sfogo cui replicano subito i legali degli Elkann, parlando di «ulteriore tentativo di mischiare le carte per nascondere una sconfitta» e aggiungendo che «l'assetto proprietario della Dicembre non potrà essere messo in discussione» . Quindi concludono: «Con molta soddisfazione riceviamo l'ennesima e definitiva conferma da parte del giudice competente che le doglianze di Margherita Agnelli sono non soltanto infondate, ma anche inammissibili. Viene così confermato il carattere sostanzialmente strumentale di questa iniziativa processuale».

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