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«Trump è un bene». «No, siamo preoccupati». Le reazioni del mondo politico torinese e piemontese

Cosa ne pensano le istituzioni locali dell'affermazione del tycoon? Qualcuno non nasconde la preoccupazione

Donald Trump (Fonte Instagram)

Donald Trump (Fonte Instagram)

Trump vince ma non fa tutti contenti. Contrastanti le reazioni della politica torinese e piemontese all’indomani dell’affermazione del tycoon alla Casa Bianca. Un augurio al neo-eletto presidente arriva dal governatore Alberto Cirio: «Le elezioni sono sempre un grande esercizio di democrazia e sono convinto che la vittoria di Trump consolidi l’amicizia che da sempre lega l’Italia agli Stati Uniti. Una vittoria così netta è la garanzia di un chiaro mandato popolare, ovvero il presupposto di stabilità politica che è di fatto un bene prezioso di cui ha bisogno oggi non solo l’America, ma il mondo». Queste le parole di Cirio.

Del resto, il Piemonte i conti con l’America li deve fare, nel vero senso della parola. Nella nostra regione gli Stati Uniti contano il 9,8% del totale delle unità locali tra le imprese straniere, impiegano quasi il 20% degli addetti e producono il 20,4% del fatturato estero. Soddisfazione per la vittoria di Trump arriva anche dall’assessore regionale Maurizio Marrone: «L’affermazione di Donald Trump è anzitutto una sonora bocciatura dell’agenda politica liberal, ma riaccende anche la speranza di una risoluzione diplomatica di tanti conflitti in corso e del rafforzamento - così Marrone - della linea conservatrice sul contrasto all’immigrazione clandestina e verso la difesa della vita e della famiglia».

E il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo? «Il fatto che i cittadini si esprimano democraticamente per scegliere i loro leader credo sia un elemento sempre da rispettare. Vedremo in corso quali saranno le reali politiche che effettivamente attuerà Donald Trump». Questa, la prima parte del commento del primo cittadino. Che poi però non nasconde le preoccupazioni: «Riteniamo alcune prese di posizione assunte da Trump in campagna elettorale molto preoccupanti e assolutamente non condivisibili. Questo risultato negli Usa deve spingere le forze progressiste e democratiche a moltiplicare gli sforzi nella battaglia per l'inclusione sociale, la competitività economica e lo sviluppo, i diritti di tutte e tutti e il contrasto agli effetti del cambiamento climatico. In questa cornice globale - conclude Lo Russo - anche alla luce di questo risultato, deve assumere un peso ancora più rilevante l’Unione Europea».

Antonino Iaria, deputato grillino, si sofferma sull’esito di un’elezione che forse ha sorpreso un po’ tutti: «Noi europei conosciamo molto poco le dinamiche politiche mondiali, in America e in altre parti del mondo. Da queste elezioni - dichiara Iaria - è emerso però un elettorato con delle richieste, da parte dei cittadini, che riguardano sicurezza e crescita economica che non hanno trovato risposte, finora, nel campo progressista americano. Penso ancora che il Movimento 5 telle sia ancora l’unica risposta alle derive estreme sia a destra che a sinistra».

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