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La denuncia
25 Novembre 2024 - 06:20
Tutto è cominciato per la musica troppo alta: «Il vicino del piano di sopra si è presentato alla porta con una chiave inglese e mi ha minacciato» racconta Matteo, 28enne che vive con la madre in un appartamento nel quartiere di Madonna di Campagna, a Torino. Poi screzi e dispetti sono continuati fino all'altro giorno quando, stando alla denuncia presentata alla polizia, il vicino ha aggredito la mamma: il figlio si è messo in mezzo e si preso un pugno in faccia, che gli ha provocato una concussione e la frattura del setto nasale. Entrambi sono finiti in ospedale e ora Matteo (nome di fantasia) è costretto a portare il collare: «E dovrò essere operato al naso. Per questo siamo andati a denunciare e ora vogliamo raccontare pubblicamente cosa ci è successo: questa storia va avanti da troppo tempo».
Matteo e la madre raccontano che l'episodio delle minacce con la chiave inglese risale al periodo della pandemia (per cui avevano già sporto una denuncia ai carabinieri di corso Vercelli). Ma citano anche tanti altri piccoli episodi, descrivendo la convivenza con il vicino come un incubo: «Ce l'ha con noi, ci perseguita». A far perdere la pazienza ai due, però, è stata l'aggressione avvenuta giovedì pomeriggio: «Il vicino mi ha chiesto se poteva far passare un tubo sopra la mia veranda per sistemare la sua caldaia - ripercorre la signora, che chiameremo Claudia e lavora come collaboratrice scolastica - Gli ho detto che andava bene ma, poco dopo, mi sono accorta che non funzionavano né il riscaldamento né l'acqua calda. Sono andata fuori a vedere e ho visto che i tubi della nostra caldaia erano smontati». La donna ha immediatamente fatto il collegamento ed è andata a chiedere conto al vicino, che ha promesso di sistemare tutto nel giro di 24 ore. Troppe per la famiglia del piano di sotto: così è nata la discussione, con toni accesi da entrambe le parti. «Io gli ho detto "Ma sei deficiente? Prima mi chiedi una cosa e poi ne fai un'altra facendomi un danno?". Lui ha risposto insultandomi, prendendomi per un braccio e mi spingendomi contro il muro».
A quel punto, sempre secondo quanto riferito da madre e figlio, Matteo è intervenuto e si è preso il pugno dritto in faccia, finendo addosso a Claudia e trascinandola a terra. I due si sono poi alzati e hanno chiamato il 112 mentre il vicino ha approfittato di quel momento per rientrare in casa. Sono arrivate una pattuglia della polizia e l'ambulanza, che ha trasportato il 28enne all'ospedale Maria Vittoria. La mamma lo ha raggiunto lì per farsi visitare anche lei: i medici le hanno diagnosticato una concussione guaribile in tre giorni, molti meno dei quindici consigliati per Matteo. Senza contare la frattura del naso, emersa con una lastra successiva.
Il giorno dopo, venerdì, Claudia e il figlio sono andati al commissariato di Madonna di Campagna per sporgere denuncia contro il vicino di casa (che non ha risposto al cronista quando gli ha suonato a casa per chiedergli una replica). Ora rischia di essere accusato di lesioni personali: «Ho paura di questa persona perché è stato aggressivo e stavolta è arrivato a mettermi le mani addosso» riporta la signora. Aggiunge Matteo, che in questo periodo è anche senza lavoro: «Cosa sarebbe successo a mia mamma se non mi fossi messo in mezzo? Adesso questa storia deve finire».
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