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25 Novembre 2024 - 21:55
Il momento della "battitura" (con insulti) al commissariato di via Verdi
Migliaia in piazza Castello dopo i quattro cortei (partiti da largo Marconi, dai giardini Madre Teresa di Calcutta, dal Politecnico e dal Campus Einaudi) durante la giornata contro la violenza sulle donne. Ma a rovinare una manifestazione per la quasi totalità pacifica, un brutto episodio in via Verdi, davanti al commissariato di polizia “Centro”. Qui, le attiviste (per la maggior parte Pro-Pal) hanno iniziato una “battitura” sulla falsariga dei No Tav, contro il portone del commissariato. Urlando a squarciagola insulti nei confronti degli agenti di polizia. «Poliziotti, dovete bruciare», urlavano le manifestanti. Il tutto, in risposta alla manifestazione che si è tenuta in mattinata e organizzata dai sindacati delle forze dell’ordine per chiedere una maggiore tutela verso uomini e donne che portano la divisa.
Un brutto episodio, quello avvenuto in via Verdi, che ha parzialmente rovinato una serata senza particolari scontri nella Torino scesa in piazza per manifestare contro la violenza di genere. Certo, non sono mancati attacchi ai ministri Roccella e Valditara. «Vogliamo dire a Valditara e Roccella: il patriarcato esiste, minaccia le nostre vite e continua a metterci in discussione ogni giorno nelle case, nei luoghi di lavoro e in strada, dove subiamo cat-calling e violenze», urlavano al megafono le manifestanti. Il coordinamento “Non una di meno” ha organizzato due cortei: quelli partiti da San Salvario e da Aurora. La manifestazione che ha preso il via dal Politecnico è stata organizzata da Alter Polis. Mentre la regia della sfilata partita dal Campus era dei Pro-Pal. E gli uomini? Loro sono stati invitati a non partecipare ai cortei, ma il “consiglio” nei loro confronti era quello di unirsi al presidio finale che raggiungeva piazza Castello.
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