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Il Borghese

Liste d'attesa e maglietta della salute

Sanità: priorità assoluta tra efficienza e accessibilità

Liste d'attesa

Prenotazioni e accettazioni

«Che Dio ci conservi la salute». «Quando c’è la salute, c’è tutto». Non a caso la mamma, nei freddi mesi d’inverno, ci chiedeva se avessimo o meno indossato la “maglietta della salute”. Infatti, al di là di tutto, anche di questioni di grande portata, ciò che oggi più interessa gli italiani, è che la Sanità funzioni bene e possa contare su risorse congrue. E’ la sfida dei prossimi anni, per qualunque governo e di qualunque colore. La Sanità sembra rappresentare oggi, complici anche i tre anni di Covid che hanno messo in ginocchio l’intero pianeta, la priorità assoluta e l’unico tema in grado di spostare, in caso di elezioni, milioni di voti da una parte o dall’altra.

Non è solo una questione che investe il governo del Paese, ma anche le Regioni che gestiscono autonomamente i servizi sanitari. C’è poi un aspetto politico che riguarda la privatizzazione di questi servizi, piuttosto che lo stato sociale tout court, oppure un sistema misto, un po’ come il nostro. Scelte che, almeno teoricamente, funzionano tutte. Purché, nel primo caso, i cittadini abbiano la possibilità di accedere alla servizi privati, perché lavoratori adeguatamente pagati o pensionati con un assegno mensile non da fame. Il welfare, invece, che consente la sanità gratuita a tutti, è la prerogativa di una Stato dalle casse piene e dove ciascuno paga le tasse. Purtroppo il sistema misto lo si applica solo perché non tutti hanno i quattrini per accedere al privato e la sanità pubblica da sola non ce la fa. Una soluzione va presa, sia a livello locale, sia dal governo del Paese. Le liste d’attesa, ad esempio e al di là di qualche eccezione, restano una piaga che umilia i cittadini.

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