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A Torino
13 Dicembre 2024 - 12:21
Tensione poco dopo le 11.30 di oggi davanti al Politecnico di Torino, dove gli studenti in corteo sono arrivati dopo aver manifestato davanti alle Ogr. Ci sono stati di pietre e pigne contro le forze dell’ordine poste a protezione della struttura, che hanno risposto con cariche di alleggerimento per allontanare i manifestanti che cercavano di entrare nell’ateneo in corso Castelfidardo.
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Poco prima il corteo ha fatto “tappa” sotto la sede dell’Ufficio scolastico regionale, dove i manifestanti hanno lanciato uova all’indirizzo dei mezzi del Reparto mobile della polizia. Intanto sono partiti cori e insulti nei confronti del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Uova e fumogeni contro la polizia anche davanti alle Ogr e al centro congressi dell’Unione industriali, con cori e insulti verso gli agenti, Confindustria e Leonardo.
Arrivano le prime reazioni politiche, con la condanna del vice presidente della Regione, Elena Chiorino: “Anche una singola pietra lanciata in direzione di un poliziotto è un atto grave e intollerabile, che non può essere accettato in silenzio dalla politica. Oggi, per l’ennesima volta, i soliti noti facinorosi hanno utilizzato il pretesto di uno sciopero e il legittimo diritto a manifestare per assaltare forze dell’ordine e istituzioni universitarie. Esprimo una dura condanna per quanto accaduto nell’auspicio che tutta la politica, in maniera unanime, si dissoci e prenda fermamente le distanze da chi non ha rispetto per la divisa e per le donne e gli uomini che servono lo Stato, garantendo sicurezza e legalità. Agli agenti coinvolti, la mia totale solidarietà”.
Le fa eco il presidente Alberto Cirio: “Esprimo la più ferma condanna, mia e della Regione Piemonte, per i disordini avvenuti oggi durante i cortei a Torino. Ancora una volta in piazza c’era chi confonde il diritto sacrosanto a manifestare le proprie idee, e anche il proprio dissenso, con l’uso della violenza e i danneggiamenti che non sono mai accettabili. Alle forze dell’ordine va la mia piena solidarietà”.
Interviene in modo critico anche il sindaco Stefano Lo Russo: “Quanto è accaduto per le vie della città non ha nulla a che vedere con il diritto a manifestare pacificamente e democraticamente le proprie idee. Imbrattamenti, danneggiamenti al patrimonio pubblico e violenza non sono mai giustificabili e vanno condannati con fermezza. Piena solidarietà alle forze dell’ordine coinvolte negli scontri”.
Rabbia anche da parte del rettore dell'Università di Torino, Stefano Geuna, che si è ritrovato con Palazzo Nuovo ancora una volta occupato e riempito di scritte (tra cui una che inneggia a Luigi Mangione, giovane americano appena arrestato per omicidio): "La vandalizzazione degli spazi pubblici, universitari ma non solo, è difficile da spiegare e non può avere alcuna giustificazione. Ancor più se diventa una pratica che si ripete sistematicamente nel tempo. Nessuna causa dovrebbe poter essere sostenuta recando danno ai beni comuni, procurando perciò un problema alla collettività e all’intera comunità universitaria. Siamo sgomenti di fronte a questo ulteriore episodio ed esprimiamo ferma condanna di fronte a una violenza espressiva riemergente, che riporta alla mente un passato buio. L’ateneo è già al lavoro per la pronta cancellazione delle scritte lasciate oggi dai manifestanti, perché è assoluta priorità ristabilire il decoro nel totale rispetto del valore pubblico dei nostri luoghi".
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