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turismo invernale
16 Dicembre 2024 - 20:30
Il Tenda non riapre, il conto lo paga il sistema neve cuneese
«Il no dei francesi penalizza per la quinta stagione di fila Limone e gli esercenti di tutta una valle», queste le parole dell'assessore al sistema neve della Regione Piemonte, Marco Gallo.
La mancata apertura del Tenda avrà conseguenze significative sul turismo invernale, in particolare per la Riserva Bianca, che tradizionalmente attraeva visitatori dalla Costa Azzurra e dalla Riviera di Ponente. Gallo ha sottolineato che questa situazione è aggravata dal ricordo dell'alluvione di quattro anni fa, che ha devastato parte della valle in territorio francese, riducendo ulteriormente l'afflusso di turisti. «La decisione di non aprire il traforo in modalità cantiere, pur garantendo la sicurezza degli automobilisti, è una doccia fredda per il comprensorio sciistico di Limone e per tutto il turismo cuneese», ha affermato Gallo.
Secondo l'assessore, la posizione dei francesi non sembra giustificata, considerando che l'Anas aveva confermato che esistevano tutte le condizioni necessarie per garantire un transito alternato. Gallo ha auspicato una soluzione che possa favorire una cooperazione fruttuosa tra le due nazioni, affinché non si continui a penalizzare il settore turistico del Cuneese. La chiusura del Tenda non solo limita l'accesso a Limone Piemonte, ma mette a rischio anche le attività commerciali locali che dipendono dal flusso turistico.
Attualmente, i lavori di riparazione del tunnel sono in corso e si prevede che siano completati nel 2025. Tuttavia, i continui ritardi e le complicazioni legate ai costi hanno sollevato preoccupazioni tra gli operatori turistici. La speranza è che le autorità italiane e francesi possano trovare un accordo che consenta una riapertura anticipata del tunnel o almeno garantisca alternative valide per il trasporto dei turisti.
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