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san carlo canavese

Impresario ucciso per i lavori in ritardo, chiesto l'ergastolo per il presunto killer

L'accusa non ha creduto all'imputato, che a ottobre aveva clamorosamente ritrattato la propria confessione

Impresario ucciso per i lavori in ritardo, chiesto l'ergastolo per il presunto killer

Fatmir Ara, la vittima

Il pubblico ministero Elena Parato della procura di Ivrea ha chiesto la condanna all'ergastolo per Davide Osella Ghena, 30 anni, accusato dell'omicidio dell'impresario edile di origini albanesi Fatmir Ara, 42 anni, ucciso a colpi di fucile nelle campagne di San Carlo Canavese il 3 settembre 2022. Chiesti invece 22 anni per la sorella Barbara e 13 per l'amico Andrea Fagnoni, accusati in concorso. La sentenza è prevista il prossimo 5 febbraio.

Non ha quindi convinto l'accusa Davide Osella Ghena che lo scorso ottobre, durante il processo, aveva clamorosamente cambiato la propria versione dei fatti, ritrattando e accusando due misteriosi uomini con il tatuaggio di un pugnale e un serpente sul braccio. «Non l’ho ucciso io - aveva detto nel corso di un drammatico interrogatorio in aula, durato più di 6 ore - . I veri assassini mi hanno minacciato, per quello ho confessato. Avevo paura». Parole pronunciate mentre la moglie dell’imprenditore, tra il pubblico in aula, anche lei in lacrime, gli urlava di dire la verità. Terrorizzato dalle presunte minacce, l'imputato avrebbe non solo confessato ma anche pensato al suicidio. 

Una versione, che già quel giorno non aveva convinto del tutto l'accusa. In passato infatti, quando aveva confessato, l’imputato aveva fornito agli investigatori dei dettagli che al momento dell’arresto non sarebbero stati noti, come il calibro dei proiettili del fucile utilizzato per uccidere l’imprenditore e la presenza di un taglio sul corpo della vittima. 

Secondo l’accusa, il movente riguardava un investimento che Davide Osella Ghena aveva fatto ad Alba, dove aveva comperato una cascina per ristrutturarla. Aveva incaricato degli interventi proprio Fatmir Ara ma i lavori stavano andando a rilento e cominciavano ad accumularsi debiti e problemi economici per il presunto omicida. E quei contrasti sarebbero poi sfociati nell’omicidio dell’imprenditore di origine albanese.

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