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Bocciato il documento finale dell'assemblea sinodale: richiesto un "ripensamento globale"

Il testo, giudicato vago e insufficiente su temi cruciali, sarà rivisitato e presentato nuovamente

Bocciato il documento finale dell'assemblea sinodale: richiesto un "ripensamento globale"

L'arcivescono Erio Castellucci

La seconda assemblea sinodale delle Chiese in Italia, svoltasi questa settimana in Vaticano, ha deciso di rinviare l'approvazione del documento finale, frutto di anni di discussioni e lavori. Il testo, che doveva fare sintesi del cammino sinodale, è stato bocciato dalla maggioranza dei 1.008 partecipanti, tra cui cardinali, vescovi, sacerdoti e laici, giudicato troppo vago e insufficiente su temi cruciali come il ruolo delle donne nella Chiesa e l’omosessualità.

L'arcivescovo Erio Castellucci, presidente del Comitato nazionale dell'assemblea sinodale, ha spiegato che il documento richiede un "ripensamento globale" e non solo delle correzioni parziali. "Era chiaro che la maggior parte dell’assemblea, composta da 1.008 persone - 7 cardinali, 168 vescovi, 252 sacerdoti, 34 religiosi, 17 diaconi e 530 laici, tra i quali 277 donne e 253 uomini - non l’avrebbe approvato: una bocciatura, di fatto, perché giudicato troppo vago e perfino reticente su questioni molto sentite dai fedeli, ma anche tra i vescovi, come il ruolo delle donne nella Chiesa o l’omosessualità." Le critiche al testo sono arrivate principalmente da gruppi di lavoro, che hanno sollecitato un maggiore impegno e chiarezza su questioni che riguardano la realtà della Chiesa contemporanea. La nuova versione del documento sarà presentata per l'approvazione nella prossima assemblea, prevista per il 25 ottobre. "Le moltissime proposte di emendamento avanzate dai 28 gruppi richiedono un ripensamento globale del testo e non solo l’aggiustamento di alcune sue parti", ha spiegato Castellucci.

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