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Editoria in Italia
05 Aprile 2025 - 07:04
Il settore dell’editoria indipendente cerca di affermare la propria identità anche attraverso dati concreti. A guidare questo processo è Adei – Associazione degli Editori Indipendenti, che ha annunciato la creazione di un proprio Osservatorio per analizzare il mercato editoriale da una prospettiva diversa rispetto a quella dei principali gruppi editoriali italiani (Mondadori, Gems, Feltrinelli e Giunti). L’obiettivo? Ricostruire una fotografia completa e dettagliata della realtà degli editori autonomi: chi sono, quanti sono e come operano.
Il presidente di Adei, Andrea Palombi (editore di Nutrimenti), sottolinea l’esigenza di una mappatura aggiornata che includa struttura societaria, partecipazioni e concentrazioni, per distinguere nettamente il mondo degli indipendenti da quello dei grandi gruppi. Il mercato editoriale, infatti, è spesso descritto in modo frammentario e privo di statistiche precise, soprattutto per quanto riguarda la componente "indie", che include nomi rilevanti come Sellerio ed Edizioni E/O.
Secondo l’AIE (Associazione Italiana Editori), gli editori fuori dai big four rappresentano il 46,7% del mercato in termini di vendite a valore, ma i numeri possono variare notevolmente a seconda dei criteri utilizzati. Lo stesso numero di case editrici attive in Italia è stimato intorno alle 5.000, ma Adei punta a creare una base dati più trasparente e indipendente, anche in risposta all’influenza crescente degli attuali intermediari del settore.
Palombi evidenzia le difficoltà crescenti per gli editori indipendenti, che si trovano penalizzati da una serie di fattori strutturali. In primis, la flessione dell’e-commerce, canale fondamentale per molti piccoli marchi. Inoltre, i costi per accedere alle grandi catene librarie – controllate in larga parte dai big four – sono sempre più alti, mentre gli spazi espositivi vengono spesso riservati ai titoli dei marchi interni.
A testimonianza di queste sfide, si registra un calo del 18% degli espositori all’edizione 2025 di BookPride, la principale fiera italiana dell’editoria indipendente, nonostante la partecipazione di 13.600 visitatori. Una flessione dovuta soprattutto a motivi economici e organizzativi.
Una delle novità più interessanti dell’Osservatorio Adei riguarda la mappatura dei gruppi di lettura, che sarà presentata ufficialmente al Salone del Libro di Torino (15-19 maggio). Si tratta di una realtà dinamica e sempre più diffusa, capace di incidere sulle vendite e di costruire comunità attorno ai libri.
Ad oggi, sono stati identificati 1.500 gruppi, molti dei quali composti principalmente da donne e attivi in città come Milano, Roma, Torino e Vicenza. L’analisi è stata realizzata in collaborazione con l’Università La Sapienza e con il supporto del Centro per il Libro e la Lettura.
Palombi sottolinea che l’indagine non si limiterà a dati quantitativi, ma approfondirà anche il funzionamento interno dei gruppi: come scelgono i libri, perché si partecipa, che tipo di relazioni si sviluppano tra i membri. Esempi come Heloola, gruppo nato online e trasformatosi in casa editrice, dimostrano il potenziale di queste realtà.
Sulla base di questi dati, Adei intende proporre politiche pubbliche mirate a sostenere il libro e l’editoria di qualità che nasce fuori dalle logiche dei grandi gruppi.
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