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La figlia di Pasquetta Castellan: «Qualcuno ha portato mia mamma in quel bosco»

Al momento non ci sono elementi per ipotizzare un omicidio ma la figlia non ha dubbi: «Mia mamma non sarebbe potuta arrivare fino lì da sola, aveva problemi motori»

A destra, Pasquetta "Graziosa" Castellan e, a sinistra, la figlia Stefania. Sullo sfondo , l'ultima immagine della 79enne, in un video diffuso da "Chi l'ha visto?"

A destra, Pasquetta "Graziosa" Castellan e, a sinistra, la figlia Stefania. Sullo sfondo , l'ultima immagine della 79enne, in un video diffuso da "Chi l'ha visto?"

«Mia mamma non può essere arrivata in quel bosco da sola, qualcuno l'ha portata fin lì». Stefania Hubacech è la figlia di Pasquetta "Graziosa" Castellan, la 79enne di Volpiano scomparsa nel nulla il 31 agosto e i cui resti sarebbero - il condizionale è d'obbligo, in attesa dei risultati del Dna - stati trovati domenica in un bosco di San Benigno Canavese.

Per gli investigatori, al momento non ci sono elementi per ipotizzare che la donna sia stata sequestrata o uccisa. Anche per questo si attendono i risultati degli esami cui saranno sottoposti i resti in questi giorni, ma il fascicolo aperto in Procura a Ivrea al momento è per "atti relativi", senza alcuna ipotesi di reato. La famiglia della Castellan però la pensa diversamente. «Mia mamma - spiega la figlia - aveva dei problemi di mobilità. E' vero che si muoveva in bici ma quello è un posto collinare, non sarebbe potuta andare fin lì in salita». Non solo. «Ci si arriva percorrendo un sentiero e, prima ancora, avrebbe dovuto pedalare lungo strade molto trafficate, come la 460. Lei non avrebbe mai fatto nessuna delle due cose e quella non era una zona in cui era solita andare».

Una rapina? Vicino ai resti e alla bicicletta, è stato trovato anche il portafoglio con i documenti. «Non sappiamo però se all'interno c'erano dei soldi - spiega Stefania Hubacech - ma del resto non sappiamo neanche se ne aveva nel momento in cui è uscita di casa. Il cellulare invece non l'aveva portato con se».

Secondo la famiglia, è impossibile anche pensare a un gesto volontario. «Non soffriva di depressione, non aveva motivo per farlo. E in ogni caso, perché avrebbe dovuto andare fino a lì?». Quel mattino, la Castellan aveva appuntamento col genero. «Si dovevano incontrare a Volpiano - ricorda la figlia - quindi perché avrebbe dovuto andare a San Benigno?».

Tante domande senza risposte. Per tentare di trovarne qualcuna, ieri Stefania è tornata in quel bosco: «Appena sono arrivata sul posto - spiega - il primo pensiero che ho avuto è che mia madre lì non ci sarebbe mai andata da sola. E' un mistero, non riusciamo a darci una spiegazione. Mi auguro solo che le indagini vengano condotte come si deve, senza dare nulla per scontato in partenza».

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