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LA TRUFFA
11 Aprile 2025 - 12:37
Immagine di repertorio
Aveva già preparato tutto in un sacchetto: contanti e gioielli per un valore superiore ai 10mila euro. Stava per consegnarli a quello che credeva essere un carabiniere, convinta che fosse l'unico modo per "salvare" il figlio dall’arresto. Ma i carabinieri veri, quelli in borghese, erano sulle tracce dei truffatori e sono intervenuti appena in tempo.
È successo nei giorni scorsi nella zona della Valle Cervo, nel Biellese. Dopo una serie di segnalazioni arrivate da anziani insospettiti da telefonate ambigue, i militari dell’Arma hanno intensificato i controlli e organizzato una serie di appostamenti mirati.
L’auto sospetta, con due uomini a bordo, è stata notata nei pressi di una palazzina. I carabinieri l’hanno seguita senza farsi notare. Quando uno dei due è sceso ed è entrato nell’androne dell’abitazione di una donna di 74 anni, gli agenti sono intervenuti e lo hanno fermato. Il complice, che attendeva in macchina, è stato bloccato poco dopo. La pensionata aveva già radunato tutto il denaro contante e i gioielli di valore che conservava in casa, pronta a consegnarli. I due truffatori, secondo quanto ricostruito, le avevano fatto credere che il figlio fosse stato coinvolto in un grave incidente stradale in cui era rimasta ferita una donna incinta, e che per evitare l’arresto serviva un "anticipo" in denaro.
I due uomini fermati, entrambi di origine campana e con precedenti specifici alle spalle, sono stati arrestati in flagranza con l’accusa di "tentata truffa aggravata in concorso ai danni di persona con minorata difesa". Su disposizione della Procura della Repubblica di Biella, sono stati trasferiti in carcere.
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