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Il caso

Dieci telefoni, tre sim e dispositivi elettronici: maxi sequestro all'interno del carcere di Saluzzo

Gli oggetti sono stati scoperti all'interno delle camere detentive del reparto di alta sicurezza

Dieci telefoni, tre sim e dispositivi elettronici: maxi sequestro all'interno del carcere di Saluzzo

Foto di repertorio

Dieci cellulari, tre schede sim insieme a chiavette, alimentatori e dispostivi bluetooth. Questo è il materiale sequestrato dal personale di polizia penitenziaria della casa di reclusione di Saluzzo. Gli oggetti erano stati abilmente nascosti nelle camere detentive del reparto di alta sicurezza, dove sono reclusi sei detenuti italiani condannati per gravi reati, tra cui associazione di tipo mafioso.



A dare la notizia è stato il sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), attraverso le parole di Vicente Santilli, segretario per il Piemonte. «Si tratta di un episodio estremamente grave», ha dichiarato Santilli, sottolineando come l'introduzione e l'uso illecito di dispositivi elettronici nelle carceri rappresentino una minaccia concreta alla sicurezza penitenziaria e collettiva. «È solo grazie alla professionalità, all’attenzione e all’intuito degli agenti in servizio se è stato possibile scoprire e impedire l’utilizzo di questi dispositivi, potenzialmente impiegabili per finalità criminali anche all’esterno dell’istituto», ha aggiunto.



Il Sappe ha colto l'occasione per rinnovare il proprio appello alle istituzioni, chiedendo investimenti urgenti per dotare le strutture penitenziarie di strumenti tecnologici di controllo avanzati e personale qualificato.

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