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Una panchina, un albero e una casetta di libri: Moriglione riscrive il senso dello spazio pubblico

In una frazione di Novello nasce un angolo di lettura e natura: un progetto che unisce cultura, ambiente e comunità

Un angolo di lettura e natura: la rinascita verde di Moriglione

Moriglione, piccola frazione del comune di Novello, ha deciso di rallentare e di dare valore al tempo: quello dedicato alla lettura, alla condivisione, alla bellezza delle cose semplici.

Là dove sorgeva una fermata dello scuolabus, oggi c’è qualcosa in più. Un segnale concreto — e poetico — che racconta come anche un luogo di passaggio possa diventare spazio di sosta, riflessione e incontro.

Il progetto è nato grazie alla sinergia tra la Biblioteca Comunale e alcuni consiglieri locali. Il cuore è una panchina rimessa a nuovo, affiancata da una “casetta dei libri”: quei piccoli scrigni di legno che stanno cambiando il volto di molte città e paesi, uno scambio alla pari tra lettori. Libri che vanno, che tornano, che aspettano. Nessuna tessera, nessun obbligo. Solo il desiderio di condividere storie.

Ma Moriglione non si accontenta di essere il primo esempio: la visione è più ampia. Nei prossimi mesi, infatti, altre casette verranno installate nelle frazioni, dando vita a una rete di lettura diffusa, accessibile, gratuita. Una biblioteca a cielo aperto, senza orari, ma con lo stesso potere di sempre: nutrire la mente e far incontrare le persone.

E poi c’è lui, il melo. Giovane, timido, appena piantato. Ma è già promessa. Ombra futura, frutti per chi passerà, segno di un’idea che ha radici profonde: la cultura non è mai disgiunta dalla cura del territorio. Un gesto semplice, quasi silenzioso, che però dice molto. In un tempo dove il cemento avanza e i ritmi si impongono, Moriglione scommette su verde e lentezza. E lo fa piantando un albero, come si faceva un tempo. Come si fa per le cose che contano.

A rendere possibile tutto questo sono stati cittadini e amministratori che credono nella forza dei gesti piccoli, ma continui. Mirella e Roberto, due consiglieri comunali, si sono sporcati le mani – in senso letterale – per rimettere a nuovo la panchina, installare la casetta, prendersi cura del luogo. Un esempio di quella politica di prossimità che troppo spesso resta invisibile, ma che è l’unica davvero concreta.

Moriglione insegna che non servono grandi eventi per cambiare un posto. Basta una panchina, un libro, un albero e un po’ di buona volontà. Il resto lo fa la comunità. E quando accade, anche il più piccolo dei paesi può diventare un laboratorio di bellezza.

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