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Cronaca
14 Aprile 2025 - 20:55
L'iniziativa segue quella già fatta in altre città
Un gesto semplice ma potente può risvegliare le coscienze e ricordare l'importanza della libertà e dei diritti umani. Anche Torino segue l'esempio di altre città come Firenze e pianta un ippocastano per commemorare Masha Amini, la giovane donna curda morta il 16 settembre 2022 a Teheran dopo essere stata arrestata per un velo indossato in modo "inappropriato". L'iniziativa proposta dall'Unione Donne Italiane e Kurde, è stata inaugurata alla presenza dell'assessore al verde Francesco Tresso e del capogruppo dei Moderati Simone Fissolo.
"È un gesto simbolico ma pieno di vita", ha commentato Fissolo, sottolineando come Masha Amini sia diventata un emblema della lotta per i diritti delle donne non solo in Iran. La scelta del 14 aprile per la piantumazione coincide con la commemorazione delle vittime dell'operazione militare Anfal che causò la morte di 182.000 persone. Torino si distingue come la seconda città in Italia a riconoscere ufficialmente il genocidio curdo un passo significativo verso il riconoscimento delle sofferenze di un popolo che ha pagato un prezzo altissimo per la sua identità e libertà.
La presidente della Circoscrizione 1, Cristina Savio, ha sottolineato che "i paesi che non possono garantire i diritti delle donne, non sono liberi per nessuno". Un'affermazione che risuona come un monito e un invito a riflettere su quanto sia fondamentale garantire libertà e diritti a tutti senza distinzioni di genere o etnia. Laura Schrader, presidente onoraria dell'Unione Donne Italiane e Kurde, ha evidenziato come la morte di Masha Amini abbia innescato un movimento globale per la libertà e che il movimento che non si limita a chiedere giustizia per una singola vita spezzata ma che si estende a tutte le donne e a tutti gli oppressi che lottano per vivere una vita libera e dignitosa.
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