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Moda e geopolitica

TikTok: nuova ondata di video virali dalla Cina promette di svelare i segreti del mercato del lusso

Le manifatture cinesi affermano di poter esporre la vera origine dei prodotti e ridefinire il significato attuale di “Made in China"

TikTok: Nuova ondata di video virali dalla Cina promette di svelare i segreti del mercato del lusso

Video di @sm.elov su TikTok

Una nuova ondata di video virali su TikTok sta sollevando interrogativi sulla trasparenza dell’industria del lusso. Operai, titolari di fabbriche e influencer cinesi utilizzano la piattaforma per sostenere che molti prodotti di brand come Gucci, Prada e Louis Vuitton vengano in realtà realizzati nelle stesse fabbriche che producono articoli per marchi meno noti, ma a costi nettamente inferiori. Il fenomeno non si è fermato ai marchi di lusso, ma ha coinvolto anche brand più democratici come Zara o Sephora.

Sotto l’hashtag #chinamanufacturer, che ha superato le 11.000 pubblicazioni, i creator elencano nomi di fabbriche per invitare i consumatori ad acquistare direttamente dai produttori. Un video particolarmente discusso, pubblicato dall’account Senbags2, ha raggiunto oltre 10 milioni di visualizzazioni prima di essere rimosso e accompagnato dalla disattivazione dell’account, poi riattivato. Il post sosteneva che l’80% delle borse di lusso fosse prodotto in Cina. 

@eason_chinabusiness Who are the Chinese suppliers behind Louis Vuitton?#sourcing #factory #sourcingtips #importfromchina #sourcingagent ♬ original sound - eason_chinabusiness

Il fenomeno si inserisce in un contesto di crescente tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina, con dazi che hanno raggiunto il 145%. I video, che mostrano presunti margini di guadagno esorbitanti sui beni di lusso occidentali, stanno alimentando sentimenti di frustrazione e sfiducia tra gli utenti.

Alcune fabbriche cinesi hanno iniziato a vendere direttamente ai consumatori di tutto il mondo tramite livestreaming, aggirando i tradizionali intermediari della filiera del lusso. La dinamica trova terreno fertile soprattutto tra la Generazione Z, più sensibile ai temi della trasparenza e del rapporto qualità-prezzo, e si lega al crescente fenomeno della “dupe culture”, che celebra le copie ben fatte di beni che altresì non ci si potrebbe permettere. Alcuni utenti hanno persino dichiarato di star compilando una lista di tutti i brand e le fabbriche cinesi ad essi associate nei video, da poter diffondere sulla piattaforma.

@elizabethhenzie I compiled a list of different factories and vendors varying from hair, sneakers, luxury bags and more! #chinamanufacturer #luxurybag #china #tradewar #tariff ♬ original sound - Liz ✰

La maggior parte delle maison di lusso continua a dichiarare che la produzione avviene in Europa: Chloé, Valentino, Tom Ford, Bvlgari, Mulberry e Stella McCartney in Italia; Goyard e Delvaux in Francia; Mulberry e Anya Hindmarch nel Regno Unito. Tuttavia, la velocità con cui il pubblico accetta e rilancia affermazioni non verificate su costi e provenienza è un segnale d’allarme per i marchi storici.

Sebbene i contenuti pubblicati su TikTok non svelino necessariamente i segreti reali della produzione del lusso europeo, contribuiscono a ridefinire l’immagine della Cina in quanto centro manifatturiero. Nei video, si vedono operai intenti a confezionare prodotti curati nei minimi dettagli, una sfida diretta al pregiudizio su cosa significhi davvero “Made in China". 

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