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Politica
27 Aprile 2025 - 08:15
Monica Canalis
John Kennedy presentò come biglietto da visita prima di candidarsi a presidente degli Stati Uniti, un libro che gli valse il Pulitzer. Obama fece lo stesso, ma non vinse premi giornalistici o letterari. Comunque sia, cimentarsi in uno scritto, almeno in politica, qualcosa ancora vale. Lo ha compreso la consigliera regionale (Pd) Monica Canalis che ha dato alle stampe un volume da lei curato e al quale hanno collaborato numerosi autori e dal titolo “50 ritratti del cattolicesimo democratico - da Rosmini a Sassoli: volti e storie di una cultura politica”, edito da Capricorno. Un vero vademcum, una sorta di catechismo stile quello di San Pio X, concepito per diffondere, in modo semplice, il pensiero e la storia di ciò che è stato l’impegno dei cattolici in politica. Un libro di poco più di 100 pagine che si divora tutto d’un fiato. Non pare che Monica Canalis desideri candidarsi a chissà quale presidenza (pur avendone tutte le qualità), ma la sua fatica editoriale potrebbe essere l’elemento attorno al quale, in tempi neppure troppo lontani, potrebbero riconoscersi e ritrovarsi, persone, gruppi, associazioni e comitati vari, le cui identità e appartenenze si riscoprono nel “catechismo di Santa Monica” (per dirla con la linguaccia di un suo collega consigliere regionale).
Un tempo c’era il Partito Popolare, poi la Dc, poi ancora i Popolari e la Margherita, ma alla fine i cattolici in politica hanno scelto strade diverse e oggi si ritrovano in ogni schieramento, ma come forze minoritarie. I tempi, però, sono cambiati e un “partito cattolico” sarebbe certamente fuori dalla storia. Il rischio, però, è che le troppe divisioni e l’essere minoritari in grandi partiti, porti lentamente i cattolici (e non il partito cattolico) fuori dalla storia, fino alla loro completa estinzione. Un’ipotesi di cui Canalis non vuole neppure sentir parlare, altrimenti quel libro non lo avrebbe curato. Certo è che un soggetto politico, pur privo dei crismi del classico partito (un po’ come fu la Margherita, ma solo un po’), potrebbe essere l’approdo dei numerosi satelliti dell’universo cattolico democratico. Per tornare al “Catechismo”, tra le firme più autorevoli ci sono anche quelle di Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione Crt, Francesco Antonioli, Luca Rolandi, Bruno Manghi, Gianfranco Morgando, Graziano Delrio, Gian Mario Ricciardi, Luigi Bobba, Silvia Costa, Alberto Chiara, Alfredo Bazoli e Pierluigi Castagnetti. E tra la piccole biografie curate dagli autori spiccano quelle di Adenauer, Anselmi, Bachelet, Moro, De Gasperi, Donat Cattin, Bodrato, De Mita, Delors, Frassati, Dossetti, La Pira, Lazzati, Maritain, Mounier e Piersanti Mattarella. Intanto, con il suo “catechismo”, Canalis sembra fare “seguaci”. «Un bellissimo libro», ha commentato il suo collega in consiglio regionale Alberto Avetta, e fa intendere che almeno lui non si fermerà alla sola lettura.
MONICA CANALIS
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