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Cronaca

Risse notturne a Torino: un quartiere ostaggio del caos

Scontri e tensioni in via Cravero: la comunità chiede interventi urgenti per garantire sicurezza e tranquillità

Risse notturne a Torino: un quartiere ostaggio del caos

Rissa

Il caos ha preso il sopravvento all'incrocio tra via Cravero e via Sinigaglia. È successo ieri, sabato 3 maggio 2025: la tranquillità del quartiere è stata interrotta da una serie di scontri tra giovani, ragazzi e ragazze, che hanno trasformato le strade in un teatro di tensioni e disordini. L'intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile è stato necessario per riportare la calma, ma l'episodio ha lasciato dietro di sé un'eco di preoccupazione e disagio tra i residenti.

Non è la prima volta che il quartiere si trova a fare i conti con situazioni di questo tipo. Secondo Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d'Italia in Circoscrizione 6, il problema è radicato e persistente. In un post su Facebook, Marino ha puntato il dito contro un'attività commerciale della zona, accusata di essere il fulcro di questi disordini. "Da tempo - scrive Marino - un'attività presente nel tratto indicato sta creando notevoli problemi di ordine e sicurezza pubblica". Le immagini delle risse, che circolano sui social, mostrano scene di violenza che, secondo Marino, sono alimentate dall'abuso di alcolici.

Il disagio dei cittadini è palpabile. Ogni sera, il quartiere è teatro di schiamazzi e litigi che impediscono ai residenti di riposare. La situazione ha creato un clima di paura, trasformando la vita quotidiana in un incubo per molti. "Il tutto crea nei tanti cittadini del quartiere inquietudine e disagio, facendoli vivere nel terrore", continua Marino nel suo post. La comunità chiede a gran voce un intervento deciso delle autorità per ristabilire l'ordine e garantire la sicurezza.

Di fronte a una situazione che sembra sfuggire di mano, la richiesta di intervento da parte delle istituzioni diventa sempre più pressante. Marino ha annunciato l'intenzione di presentare un documento agli organi competenti, affinché la questione venga discussa al tavolo della sicurezza. L'obiettivo è quello di prendere seri provvedimenti nei confronti di chi gestisce l'attività incriminata, nella speranza di riportare la tranquillità nel quartiere.

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