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L'indagine
07 Maggio 2025 - 08:20
Immagine di repertorio
La Procura di Catania ha emesso un provvedimento d’indagine nei confronti del rapper 24enne Zaccaria Mouhib, noto come Baby Gang. L’artista è accusato di concorso in accesso illecito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti, con l'aggravante di aver favorito la mafia, e di violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale, la quale gli vietava di soggiornare nel capoluogo catanese.
Gli agenti della squadra mobile della Questura di Lecco, coordinandosi con quelli di Catania, hanno eseguito a Calolziocorte (Lecco) un’operazione di perquisizione, sequestrando il cellulare del rapper, che nei prossimi giorni sarà sottoposto ad approfondite analisi forensi. A Mouhib è stato inoltre notificato un foglio di via obbligatorio, emesso dal Questore di Catania, che gli impedisce di risiedere nel capoluogo siciliano per un periodo di quattro anni. Questo provvedimento comporterà l’annullamento del concerto previsto per l’8 agosto prossimo alla Villa Bellini.
L'indagine della Procura si è concentrata sulla partecipazione del rapper, avvenuta il 1 maggio scorso, all'One Day Music Festival presso la Plaia, dove, poco prima di eseguire il brano 'Italiano' composto insieme a Niko Pandetta, ha mostrato dal proprio smartphone un video che pare rappresentare una videochiamata con il nipote dello storico boss mafioso Turi Cappello.
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