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ONORE & MEMORIA

Biella accoglie la 96ma Adunata degli Alpini: in marcia storia, orgoglio e nuove generazioni

Oltre 300 militari delle Truppe Alpine aprono la sfilata finale: in prima fila autorità, fanfare e il futuro del Corpo tra giovani aspiranti e nuove tecnologie

Biella accoglie la 96ma Adunata degli Alpini: in marcia storia, orgoglio e nuove generazioni

Resa degli onori delle Autorita al Labaro dell'associazione nazionale Alpini

Il passo deciso degli Alpini ha aperto questa mattina la sfilata conclusiva della 96ma Adunata nazionale. Oltre trecento militari delle Truppe Alpine dell’Esercito hanno guidato il corteo, rendendo per primi gli onori al Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini e alle autorità civili, militari e politiche presenti. Un gesto semplice e solenne, che ha dato il via a una giornata intensa, segnata dal ricordo, dall’orgoglio e da un forte senso di appartenenza.

Tra gli applausi della folla, hanno reso gli onori ufficiali il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Sottosegretario Isabella Rauti e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello. Davanti a loro, il Labaro decorato con ben 209 Medaglie d’Oro al Valor Militare individuali, testimone del coraggio dimostrato dal Corpo Alpino in oltre un secolo di storia.

A scandire il passo, le note solenni della Fanfara della brigata alpina Taurinense. In testa al corteo, il 3° Reggimento Alpini, preceduto dalla propria bandiera di guerra, tra le più decorate dell’Esercito. La sua presenza ha dato forma concreta al senso profondo dell’Adunata: custodire la memoria per rafforzare il presente.

Non a caso, è proprio la storia di questo Reggimento a raccontare l’identità del Corpo Alpino, attraverso alcune delle decorazioni più significative. Tre tra tutte ne sintetizzano il legame con il Paese: la medaglia d’argento al Valor Militare, ottenuta nel 1915 per la conquista del Monte Nero da parte dei battaglioni Susa ed Exilles; la medaglia di bronzo assegnata per l’impegno nella guerra di Liberazione, tra il 1943 e il 1944; e la croce di benemerenza per i soccorsi prestati dopo il terremoto che colpì Messina e Reggio Calabria nel 1908.

Ma l’Adunata non è solo memoria. È anche sguardo al futuro. Dietro agli stendardi della storia, ha sfilato una compagnia composta da 144 aspiranti alpini del corso "Solarolo III" del Centro Addestramento Alpino di Aosta. Hanno appena vent’anni, ma il passo deciso e l’orgoglio nel portare la divisa raccontano l’inizio di un percorso serio e impegnativo. "Al termine del Modulo Integrato delle Truppe Alpine, riceveranno il cappello alpino in una cerimonia solenne", spiega l’Esercito, sottolineando il valore simbolico del momento.

Anche nei giorni precedenti la sfilata, Biella ha vissuto da vicino il mondo degli Alpini grazie alla Cittadella allestita nei Giardini "Alpini d’Italia": ventimila metri quadri di esposizione, inaugurati dal Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Divisione Michele Risi, insieme al Presidente dell’ANA Sebastiano Favero e alle autorità locali.

Venticinque stand, oltre 150 militari coinvolti, un percorso interattivo che ha mostrato l’evoluzione dei mezzi e delle tecnologie, ma anche l’addestramento e i valori che definiscono l’identità alpina. Presenti le specialità più avanzate: dai Ranger del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti al 2° Reggimento Trasmissioni, fino al 34° Squadrone Aviazione dell’Esercito con l’elicottero AB 205. Tra le novità di questa edizione, uno spazio interamente dedicato alla tecnologia digitale, con robot e droni del 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica "Rombo". Molto partecipata anche l’area giovani, con biathlon militare, percorsi avventura, arrampicata, sci di fondo e un punto informativo sul reclutamento.

Infine, alla Cittadella, i visitatori hanno potuto salire a bordo del cingolato da neve BV206 e del blindato VTLM Lince, mezzi simbolo della mobilità in montagna delle Truppe Alpine. A raccontare la storia del Corpo ci ha pensato il Museo Nazionale Storico degli Alpini di Trento, presente con uno spazio espositivo. L’atmosfera è stata animata dalle Fanfare delle brigate Taurinense e Julia e dalla diretta di Radio Esercito, operativa per tutta la durata dell’evento con uno stand aperto al pubblico.

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