l'editoriale
Cerca
AGGIORNAMENTO
15 Maggio 2025 - 07:34
(Fonte: Instagram/Russian_cremlin-en.kremlin.ru)
Sarà ancora Vladimir Medinsky, già protagonista delle prime trattative nel 2022, a rappresentare la Russia nei nuovi colloqui di pace. Il presidente Vladimir Putin, infatti, non prenderà parte al vertice previsto a Istanbul, ignorando l'apertura lanciata dal suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
La delegazione russa sarà composta da figure di peso: accanto a Medinsky ci saranno un vice ministro degli Esteri, un esponente della Difesa e il generale Igor Kostyukov, capo dell'intelligence militare (GRU). Una formazione che segnala la volontà del Cremlino di mantenere il controllo della trattativa, ma senza un coinvolgimento diretto del presidente. Il rifiuto di Putin arriva nonostante i ripetuti appelli internazionali, compresi quelli di Donald Trump, che nei giorni scorsi aveva auspicato un suo intervento personale. La proposta di dialogo, accennata in modo improvviso durante una conferenza stampa notturna, si è rivelata una mossa senza seguito.
Zelensky, nel frattempo, ha confermato che domani sarà ad Ankara per incontrare Recep Tayyip Erdogan. Ma – come riportato da una fonte dell’ambasciata ucraina in Turchia all’ANSA – si sposterà a Istanbul solo se sarà presente anche Putin. Il leader ucraino si è comunque detto disponibile a negoziare "in qualunque formato" e ha fatto sapere che valuterà i prossimi passi in base alla composizione della delegazione russa. Anche Donald Trump non parteciperà ai colloqui: secondo fonti della Casa Bianca, l’ex presidente non sarà presente agli incontri in Turchia.
Nel frattempo, l'Unione Europea ha approvato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, il diciassettesimo dall’inizio della guerra. Il provvedimento, in attesa di ratifica ufficiale il 20 maggio, colpirà circa 200 navi legate alla cosiddetta "flotta ombra", impiegata da Mosca per esportare petrolio aggirando le restrizioni. Secondo Leonid Slutsky, presidente della commissione Esteri della Duma e già coinvolto nei negoziati del 2022, tra i temi sul tavolo ci sarà anche la proposta di uno scambio totale di prigionieri. Lo conferma anche Yuri Ushakov, consigliere del Cremlino per la politica estera, che parla di "questioni politiche e tecniche2 al centro delle discussioni.
La Cina ha ribadito il proprio sostegno al dialogo come unica via d’uscita dal conflitto. E dalla stessa Pechino è arrivato un appello informale anche dal presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. Dopo il recente incontro con Putin a Mosca, Lula ha raccontato di aver tentato ancora una volta di convincerlo a recarsi a Istanbul per partecipare ai negoziati, rivolgendogli un invito diretto a prendere parte al confronto. Durante una sosta tecnica all’aeroporto di Vnukovo, Lula ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo. Ma l’incontro faccia a faccia non è mai avvenuto. Un’assenza che, ancora una volta, racconta quanto la strada verso la pace resti ancora incerta.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..