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STORIE DA SALONE

I segnalibri unici andati a ruba: dei "gioielli" da 10mila euro

Intervista con i fondatori di Origamo, la realtà solidale di Ciriè

Dei segnalibri unici andati a ruba: dei "gioielli" da 10mila euro

Segnalibri e cartoline pop-up realizzati a mano "arricciando" striscioline di carte: i prodotti di Origamo, azienda di Ciriè, sono andati a ruba al Salone del Libro. Lo stand W152 è stato un'esplosione di colori e allegria tra le piccole opere d'arte realizzate a mano. Dei prodotti belli ma anche buoni: tutto il ricavato è stato devoluto per beneficenza, a sostegno della Christina Noble Childern's Foundation. E attirando l'attenzione dei passanti, i segnalibri solidali di Origamo, sono riusciti a raccogliere un'altissima cifra: 10.677 euro per una buona causa. 

«10mila volte grazie! - commentano Furio e Erica, i fondatori di Origamo - Grazie a tutti i visitatori e a chi è passato a trovarci. Abbiamo raggiunto un traguardo straordinario».

Come nascono i prodotti

Gli Originali Origamo sono piccoli gioielli unici perché ogni singolo pezzo è fatto interamente a mano. Biglietti augurali, segnalibri e cartoline pop up, uniche al mondo. A spopolare al Salone del Libro, in particolare, dei bellissimi segnalibri a tema arte. Un tema che ha permesso a Origamo, per il terzo anno consecutivo di conquistarsi la nomination agli Henries Awards, gli “Oscar” del biglietto augurale. Unica azienda italiana, anzi “non inglese”, di tutta la competizione a raggiungere la finalissima.

Erica ci racconta:«I nostri biglietti vengono fatti in Vietnam, da delle vere e proprie artiste che prendono una strisciolina alla volta, le arrotolano una ad una e le incollano per ricreare l'immagine finale. I prodotti, proprio perché fatti artigianalmente, sono uno diverso dall'altro. E la cura con cui vengono "costruiti" porta a dei tempi di realizzazione di mezz'ora per un singolo segnalibro e un'ora per un biglietto». 

Inoltre, i biglietti sono certificati "fsc", e brendizzati con il marchio commercio solidale. «Ci teniamo tantissimo che non vengano sfruttati i lavoratori che non ci sia manodopera infantile, cosa che in Vietnam e altri paesi asiatici spesso accade. I nostri lavoratori lavorano in condizioni sane, in capannoni illuminati, con aria condizionata e a un salario corretto, come è giusto che sia».

La storia 

L'incontro tra Origamo e la Christina Noble Childern's Foundation è stata quasi una storia di destino.

«Una notte non riuscivo a dormire - racconta Erica - E ho visto un film che si chiama "Noble" che narra la storia di Christina e di come sia nata la Fondazione. Lei, donna irlandese con un'infanzia terribile, è riuscita a costruirsi una vita nonostante il suo passato, eppure sentiva di dover fare qualcosa. In particolare aveva questo sogno ricorrente che l'ha spinta a partire per il Vietnam con soli 700 dollari in tasca. Lì ha capito che quel sogno era giusto, trovando la sua missione».

«La sede della Fondazione è proprio dove si trova la nostra produzione così l'ho subito detto a mio marito e siamo partiti. Arrivati lì non potevano fare solo una donazione, ma molto di più. Così da tanti anni ormai sosteniamo i progetti di Christian, conosciuta come la Madre Teresa di Irlanda». Con la voce rotta dall'emozione, Erica aggiunge: «Ad oggi, tra Vietnam e Mongolia, sono stati salvati quasi un milione di bambini in difficoltà».

Erica, oltre a fondatrice e amministratrice delegata di Origamo è anche la rappresentante italiana della Christina Noble Children’s Foundation.

Il progetto 

«L'associazione raccoglie fondi per bambini gravemente disabili che nascono così ancora oggi per colpa della guerra del Vietnam: un della diossina lanciata su tutta la popolazione e vegetazione, che danneggia il dna fino all'ottava generazione. Tutt'oggi dunque, nonostante siano passati 70 anni, nascono ancora bambini con forme rarissime di tumore della pelle».

«La fondazione sostiene anche le case famiglia, i bambini orfani o senza tetto, e i bambini con problematiche che necessitano di riabilitazione. C'è addirittura uno scambio medico, con equipe anche italiane che avanno in Vietnam a salvare vita ma anche a formare i medici del Paese. Anche in Mongolia abbiamo strutture ricettive per bambini senza tetto: lì si arriva fino a -35 gradi in inverno e i piccoli muoiono letteralmente di freddo e vanno a rifugiarsi nelle fognature vicino alle tubature dell'acqua calda».

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Attraverso le vendite Origamo finanzia le strutture, ospedali e orfanotrofi fondati e gestiti da Christina Noble Children’s Foundation.
Erica e Furio Ceciliato, fondatori di Origamo, seguono personalmente l’invio e l’utilizzo dei fondi e coordinano le attività della Fondazione in Italia.

Per maggiori informazioni:https://www.cncf.org/

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