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Economia

La crisi delle ciliegie pugliesi: raccolti azzerati e allarme calamità naturale

Gelate e speculazioni minacciano il settore nel sud-est barese, tra crollo produttivo, importazioni ingannevoli e la battaglia per un marchio IGP che tuteli l’identità locale.

La crisi delle ciliegie pugliesi: raccolti azzerati e allarme calamità naturale

Il settore cerasicolo pugliese affronta uno dei momenti più critici della sua storia recente. Le stime parlano chiaro: in alcune aree del sud-est barese la produzione di ciliegie ha subito un tracollo totale, con perdite che arrivano fino al 100%. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, che sollecita l’attivazione immediata dello stato di calamità naturale.

Le gelate verificatesi tra marzo e aprile hanno gravemente danneggiato le piante, compromettendo la fioritura delle varietà più pregiate, come la “Ferrovia”. Il gelo ha cancellato interi raccolti, mentre sugli scaffali della GDO fanno la loro comparsa ciliegie di importazione, vendute a prezzi esorbitanti – fino a 23,3 euro al chilo a Milano – e spesso spacciate per prodotto italiano.

Coldiretti denuncia inoltre una mancanza di controlli efficaci sulla provenienza dei frutti in commercio. “È fondamentale rafforzare le verifiche sull’origine dei prodotti per evitare l’invasione di frutta estera proveniente da Paesi come Egitto, Tunisia e Marocco,” afferma l’organizzazione.

Oltre al danno produttivo, i coltivatori devono affrontare una spirale di problemi: costi elevati, siccità prolungata e un sistema di distribuzione che non garantisce prezzi equi. Una situazione che favorisce speculazioni a danno sia dei produttori sia dei consumatori.

Come risposta alla crisi, cresce il ricorso alla vendita diretta nelle aziende agricole, scelta che garantisce maggiore trasparenza, tracciabilità e sicurezza alimentare, promuovendo al contempo un rapporto diretto tra chi produce e chi acquista.

Nonostante il crollo del raccolto, la Puglia conserva il primato nazionale nella produzione di ciliegie, con oltre 18.000 ettari coltivati, di cui circa 17.230 nella provincia di Bari destinati al mercato del fresco.

Per rilanciare il comparto, Coldiretti propone l’introduzione di un marchio IGP per le ciliegie pugliesi, con l’obiettivo di tutelare l’identità territoriale e le caratteristiche uniche della varietà Ferrovia, dalla polpa soda e dal gusto inconfondibile.

Le ciliegie, oltre a rappresentare un’eccellenza agricola, sono un vero toccasana per la salute: ricche di vitamine A, C e del gruppo B, contengono sali minerali fondamentali come ferro, calcio, potassio, magnesio e zolfo, e apportano melatonina e antiossidanti utili contro l’invecchiamento e i disturbi del sonno.

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