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Ancora un violento temporale in provincia di Cuneo: cinquanta interventi dei Vigili del Fuoco in poche ore

All’indomani dell’ennesima ondata di bombe d’acqua e grandinate, Coldiretti lancia l’allarme per i danni all'agricoltura

Ancora un violento temporale in provincia di Cuneo: cinquanta interventi dei Vigili del Fuoco in poche ore

A causa del violento temporale che si è abbattuto ieri, giovedì 22 maggio, i Vigili del Fuoco della provincia di Cuneo sono stati chiamati a effettuare circa cinquanta interventi in poche ore, concentrandosi soprattutto nella fascia pedemontana della provincia. I danni maggiori si sono registrati nei comuni di Bernezzo, Caraglio e Cuneo, oltre che in alcune località del Monregalese, tra Roccaforte Mondovì e Frabosa. In particolare nella frazione di Vallera di Caraglio il temporale ha lasciato dietro di sé una scia di danni e disagi. Questa mattina, in alcune zone tra Vallera e Bernezzo, i canali di scolo continuavano a versare acqua sulla strada che costeggia la zona collinare, mentre campi allagati e detriti rendono difficoltosa la viabilità.

Alcune strade risultano ancora chiuse, mentre le autorità locali stanno monitorando la situazione per valutare eventuali interventi di ripristino. La provincia di Cuneo era già in allerta gialla per il rischio idrogeologico, e il maltempo ha colpito duramente diverse aree, causando allagamenti e disagi anche a Busca e Roccaforte Mondovì.

Coldiretti Cuneo, all’indomani dell’ennesima ondata di bombe d’acqua e grandinate, ha voluto sottolineare la gravità della situazione. Nelle ultime settimane si sono registrati importanti accumuli d’acqua, con smottamenti ed esondazioni di torrenti. Tuttavia, il danno maggiore per le coltivazioni è stato provocato dalla grandine, che ha investito il Saluzzese, il Cuneese, il Fossanese e il Monregalese, devastando campi e frutteti.

Coldiretti segnala che i settori più colpiti sono il cerealicolo e il frutticolo. Il mais, già compromesso da un attacco fungino dovuto all’umidità elevata, ha subito ulteriori danni, così come i campi di grano e orzo. Per la frutta, le perdite sono ingenti soprattutto nelle zone prive di impianti antigrandine, dove intere produzioni sono state rovinate.

"Ancora una volta, gli agricoltori si trovano a fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico, con eventi sempre più violenti e frequenti," evidenzia Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo. "La grandine è l’evento più temuto, perché può distruggere in pochi minuti il lavoro di un anno intero."

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