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Il ministro della giustizia sul caso Garlasco
26 Maggio 2025 - 08:51
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha chiarito l'assenza di conseguenze per i magistrati coinvolti nella precedente indagine sul caso di Garlasco.
In un'apparizione su Retequattro durante il programma "Zona Bianca", Nordio ha risposto con fermezza, affermando: "No, assolutamente." Egli ha spiegato che "la responsabilità può essere attribuita solo qualora il magistrato dimostri di non conoscere la legge o le carte processuali."
Ha ulteriormente precisato che, nei sistemi giudiziari democratici, esiste una struttura di appello a più livelli, "poiché si ammette che una sentenza possa essere errata." Nordio ha inoltre discusso la percezione negativa che i cittadini nutrono attualmente nei confronti della giustizia. "Credo che, purtroppo, l'opinione pubblica sia piuttosto critica. Tuttavia, la responsabilità di ciò risiede più nelle leggi imperfette che nei magistrati. Queste normative permettono di prolungare i procedimenti giudiziari indefinitamente, anche quando sarebbe necessario avere il coraggio di concluderli."
Sebbene il ministro abbia enfatizzato di non potere e non volere discutere di processi in corso, ha ritenuto "irragionevole" che, in seguito a una o due assoluzioni, si giunga a una condanna senza rielaborare l'intero processo. Il riferimento implicito è alla vicenda di Alberto Stasi, condannato in Appello a 16 anni per omicidio volontario.
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