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Salute e prevenzione
28 Maggio 2025 - 23:30
Un'indagine internazionale evidenzia un netto aumento dei casi di tumore della pelle tra gli over 65, con un impatto sempre più rilevante sulla salute pubblica. Lo studio, condotto dal First Affiliated Hospital dell’Università Medica di Chongqing e pubblicato sulla rivista JAMA Dermatology, mette in luce come la popolazione anziana sia particolarmente colpita da queste patologie oncologiche.
Tra i principali fattori alla base di questo incremento ci sono l’invecchiamento globale e la crescita demografica. Dal 1990 al 2021, i casi sono cresciuti in modo significativo, soprattutto tra gli uomini, che risultano colpiti in misura doppia rispetto alle donne.
Gli scienziati hanno analizzato i dati del registro Global Burden of Diseases 2021, focalizzandosi su tre tipologie di tumori cutanei: melanoma, carcinoma a cellule squamose e carcinoma basocellulare. Lo studio ha preso in esame 204 Paesi e territori, rilevando circa 4,4 milioni di nuove diagnosi di cancro della pelle solo nel 2021 tra persone dai 65 anni in su.
Secondo i ricercatori, il peso sanitario legato a questi tumori è in aumento e misurato in termini di anni di vita in buona salute persi (DALY - Disability-Adjusted Life Years). Rispetto a trent’anni fa, il 2021 ha registrato un forte incremento di questi indicatori, segnalando un’aggravante per i sistemi sanitari mondiali.
Il carcinoma a cellule squamose è quello che ha prodotto il maggiore impatto, con un tasso di prevalenza legato all’età di circa 237 casi per 100.000 abitanti, e una mortalità di oltre 6 decessi per 100.000. Questo tipo di tumore è cresciuto mediamente del 2% all’anno, raddoppiando in poco più di tre decenni. Il carcinoma basocellulare, invece, ha presentato l’incidenza più alta, superando i 370 casi ogni 100.000 persone.
Le stime per i prossimi 25 anni suggeriscono che continueranno ad aumentare esclusivamente i tumori dei cheratinociti (basocellulare e squamoso), mentre per il melanoma si prevede una stabilizzazione o una lieve riduzione.
Nel 2021, Australia e Nuova Zelanda hanno registrato i tassi più elevati di melanoma tra gli over 65, con una media di 158 casi per 100.000 abitanti. Particolarmente significativo anche il tasso di mortalità, pari a 27,8 decessi per 100.000, e la perdita di salute stimata in oltre 500 DALY per 100.000 persone.
L’Asia orientale ha invece mostrato la crescita percentuale più rapida del carcinoma basocellulare, con incrementi annui superiori al 6% sia per numero di diagnosi che per DALY.
Il panorama globale dei tumori cutanei in età avanzata richiede strategie di prevenzione più efficaci e diagnosi precoci, sottolineano gli esperti. Interventi mirati, screening regolari e maggiore consapevolezza pubblica sono strumenti fondamentali per contrastare una sfida sanitaria che coinvolge sempre più anziani in tutto il mondo.
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