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Mario Balotelli senza filtri a "Belve": tra fragilità, lotte e nuova consapevolezza

L’ex campione si apre su razzismo, depressione e un futuro lontano dal calcio italiano

Mario Balotelli senza filtri a "Belve": tra fragilità, lotte e nuova consapevolezza

In un’intervista schietta e intensa nel programma Belve, Mario Balotelli abbandona il personaggio del “Super” e si mette a nudo davanti a Francesca Fagnani. L’ex bomber del calcio italiano si definisce un uomo con le sue paure, fragilità e scelte, ripercorrendo una carriera segnata da luci e ombre.

Balotelli non nasconde il peso del razzismo subito fin dall’infanzia, un tema che ha lasciato ferite profonde: «Da piccolo mi chiedevo se il mio cuore fosse nero come la mia pelle». La sua storia personale è fatta anche di difficoltà legate alla cittadinanza ottenuta solo a 18 anni e a un’infanzia segnata dall’affido e dall’abbandono. I momenti più duri si intrecciano con quelli di grande successo: dall’esordio a 15 anni nel Lumezzane, fino al trionfo con l’Inter di Mourinho, con la quale ha vinto il Triplete.

L’ex attaccante riflette con onestà anche sugli errori compiuti e sulla fama di “talento sprecato”, sostenendo che il problema non è stata la superficialità ma piuttosto l’incostanza. Racconta di aver attraversato periodi difficili come la depressione vissuta a Marsiglia, superata grazie alla terapia, e si mostra consapevole di non ritrovarsi più nel mondo del calcio attuale, definito «finto».

Sul piano personale, Balotelli si mostra un padre attento e protettivo, ancora segnato dalle vicende legate alla figlia Pia e alla relazione con Raffaella Fico. Non nasconde rimpianti ma anche la volontà di guardare avanti senza rimorsi.

Il futuro, per Balotelli, si apre lontano dai riflettori e forse anche fuori dall’Italia: «Tornare ai grandi livelli? Penso sia difficile. Mi guardo intorno, forse l’America può offrire qualcosa di diverso». Con questa scelta, l’attaccante sembra pronto a voltare pagina, lasciando alle spalle il passato per abbracciare una nuova fase della sua vita, quella di un uomo più maturo e consapevole.

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