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Mercato del lavoro
29 Maggio 2025 - 12:35
Bill Gates
Dalla sua nascita e diffusione, l'intelligenza artificiale ha generato un grande impatto sulle vite dei suoi utilizzatori. La rivoluzione che ha innescato parte dalla quotidianità per arrivare fino alle realtà lavorative. Diverse sono state le figure che si sono ritrovate affiancate o sostituite da una sempre più crescente presenza di questi strumenti esterni. L'automazione potrebbe condurre a un incremento della disoccupazione e, proprio per questo, sapere ciò a cui l'IA non può sopperire è fondamentale per crearsi uno spazio nel mercato lavorativo futuro.
Il co fondatore di Microsoft - Bill Gates - ha recentemente risposto ad alcune domande in merito sul portale GatesNotes. La sua risposta sembra rassicurare tre principali settori: la programmazione, la biologia e l'energia. Ciò che pare accomunare queste tre macro aree sono la rigorosità scientifica, la crescita della domanda e un fine etico e trasformativo.
Più nello specifico, la programmazione impone la presenza di professionisti in grado di dialogare con i sistemi creati - gli stessi che sarebbero chiamati un giorno a sostituirli. L'alfabeto a cui ha dato vita questo settore permea ogni aspetto della nostra realtà, dalla sanità alla comunicazione. «Sebbene l’intelligenza artificiale sia in grado di generare codice, ha ancora bisogno della supervisione di esperti umani per raggiungere il massimo del suo potenziale», osserva Bill Gates.
Anche la biologia sembra mettersi in salvo, grazie a sfide mediche future che implicano una conoscenza approfondita del corpo umano e che la circoscrive tra le discipline che non subiranno il temuto oblio. Non ultimo, anche il campo dell'energia conserva il suo primato umano. Grazie alle ricerche sulla sostenibilità e la rinnovabilità delle fonti, si richiedono menti umane in grado di saper riprogettare e ripartire dal cambiamento climatico.
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