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Il decreto
05 Giugno 2025 - 23:20
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto legislativo che rivede il concordato preventivo biennale, introducendo novità significative per oltre 2 milioni di partite Iva, tra cui limiti alle pretese fiscali e una proroga per l'adesione al 30 settembre. I contribuenti più affidabili, con un indice Isa superiore a 8, vedranno una soglia massima agli aumenti del reddito, fissata al 10% per chi ha una valutazione di 10, al 15% per chi ha un punteggio tra 9 e 10, e al 25% per chi è tra 8 e 9.
Altra novità importante riguarda la scadenza per l'adesione, che slitta dal 31 luglio al 30 settembre, consentendo così più tempo per la completamento delle pratiche. La notifica degli avvisi bonari, però, non sarà più sufficiente per determinare la fine dell'istituto, che sarà effettiva solo in caso di mancato pagamento entro 60 giorni dalla notifica.
Inoltre è previsto che per il biennio 2025-2026, sia possibile scorporare il superbonus dal calcolo del reddito concordato, rendendo il concordato ancora più vantaggioso. Tuttavia non è stata prevista una sanatoria per i redditi del 2023.
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