Cerca

Il decreto

Nuove misure ufficiali per il concordato preventivo: più tempo per l'adesione e limiti alle pretese fiscali

Il decreto legislativo sulla delega fiscale introduce vantaggi per i contribuenti più affidabili e proroga la scadenza per l'adesione al 30 settembre

Nuove misure ufficiali per il concordato preventivo: più tempo per l'adesione e limiti alle pretese fiscali

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto legislativo che rivede il concordato preventivo biennale, introducendo novità significative per oltre 2 milioni di partite Iva, tra cui limiti alle pretese fiscali e una proroga per l'adesione al 30 settembre. I contribuenti più affidabili, con un indice Isa superiore a 8, vedranno una soglia massima agli aumenti del reddito, fissata al 10% per chi ha una valutazione di 10, al 15% per chi ha un punteggio tra 9 e 10, e al 25% per chi è tra 8 e 9.

Altra novità importante riguarda la scadenza per l'adesione, che slitta dal 31 luglio al 30 settembre, consentendo così più tempo per la completamento delle pratiche. La notifica degli avvisi bonari, però, non sarà più sufficiente per determinare la fine dell'istituto, che sarà effettiva solo in caso di mancato pagamento entro 60 giorni dalla notifica.

Inoltre è previsto che per il biennio 2025-2026, sia possibile scorporare il superbonus dal calcolo del reddito concordato, rendendo il concordato ancora più vantaggioso. Tuttavia non è stata prevista una sanatoria per i redditi del 2023.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.