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I dati di Assoutenti
10 Giugno 2025 - 22:28
Gino Paoli cantava del "sapore di sale, sapore di mare", ma per molti italiani, l'estate 2025 rischia di avere un retrogusto decisamente amaro. Le associazioni dei consumatori lanciano un allarme chiaro: il sogno di una vacanza al mare, specialmente nelle rinomate località pugliesi, si sta trasformando in un privilegio per pochi, con costi sempre più proibitivi.
La Puglia, meta ambita da turisti internazionali, vede le sue perle come Gallipoli e Otranto posizionarsi tra le destinazioni balneari più care d'Italia. Secondo i dati di Assoutenti, una settimana in un hotel a tre stelle per una famiglia di quattro persone in questa regione può facilmente superare i 1.700 euro, con aumenti che sfiorano il 15% rispetto all'anno precedente. Ma il vero "salasso" si registra negli stabilimenti balneari: un ombrellone e due lettini per un weekend possono costare fino a 90 euro al giorno, una cifra superata solo da alcune esclusive località sarde.
Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, punta il dito sulla ripresa del turismo, in particolare quello straniero, che ha incentivato gli operatori ad applicare rincari continui, non giustificati né da inflazione né da maggiori costi gestionali. Questa dinamica sta duramente penalizzando le famiglie italiane, costringendole a stringere la cinghia, accorciando le ferie o ripiegando sui mesi meno affollati come giugno e settembre.
Il Codacons conferma il trend: se la media nazionale per l'affitto giornaliero di due lettini e un ombrellone si attesta tra i 32 e i 35 euro, in Puglia le tariffe sono tra le più elevate del paese. Godersi la bellezza del mare italiano è un piacere che, a quanto pare, ha un prezzo sempre più "salato".
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