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FUFFA GURU
12 Giugno 2025 - 12:50
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha chiuso le istruttorie nei confronti di sei influencer accusati di aver diffuso contenuti pubblicitari ingannevoli. Tra questi, figura Luca De Stefani, meglio conosciuto come “Big Luca”, insieme a Michele Leka, che sono stati sanzionati con una multa complessiva di 65.000 euro. La motivazione della sanzione riguarda la promozione di servizi che promettevano guadagni facili e sicuri, ma senza la necessaria trasparenza e con pratiche scorrette nei confronti dei consumatori.
L'AGCM ha evidenziato che le affermazioni fatte da Big Luca e gli altri influencer coinvolti non erano verificabili e mancavano di qualsiasi segnalazione che indicasse chiaramente la natura pubblicitaria dei contenuti. Inoltre, spesso i post venivano accompagnati da recensioni incredibilmente positive e da un numero di follower sospettosamente alto, suggerendo l’utilizzo di pratiche poco trasparenti, come follower falsi o acquistati.
Nel caso di Big Luca, l'accusa si basa sulla diffusione di pubblicità mascherata che, senza alcuna dichiarazione ufficiale, ha promesso guadagni facili, alimentando così false aspettative tra i suoi follower. La stessa dinamica è stata riscontrata anche in altri contenuti pubblicati da influencer che promuovevano servizi legati all'infobusiness, un settore particolarmente delicato e vulnerabile ai rischi di manipolazione.
Per altri influencer coinvolti nell’indagine, l'Autorità ha accolto gli impegni assunti, che includevano la rimozione di espressioni ingannevoli, l’introduzione di corretti avvisi pubblicitari e il controllo sull'autenticità dei follower. Questi influencer si sono impegnati a conformarsi alle normative vigenti, garantendo una maggiore trasparenza nelle loro attività online.
Federconsumatori ha espresso soddisfazione per l’intervento dell’AGCM, sottolineando l’importanza di tutelare i consumatori nel panorama digitale, dove le pratiche scorrette, come l’infobusiness e la promozione di diete da parte di “esperti” non certificati, sono in costante crescita. L’associazione ha ribadito che l’assenza di trasparenza, la diffusione di informazioni false e l’enfasi su risultati irrealistici costituiscono una vera e propria “frontiera” della pubblicità ingannevole, che deve essere contrastata con fermezza.
Federconsumatori ha invitato i cittadini a segnalare prontamente qualsiasi comportamento poco trasparente o di dubbia sicurezza, promettendo di continuare a monitorare attivamente il fenomeno.
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