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Israele lancia una grande operazione militare in Iran: attacchi a siti nucleari e obiettivi strategici

Teheran risponde accusando gli USA di complicità e promette ritorsioni dirette

Israele lancia una grande operazione militare in Iran: attacchi a siti nucleari e obiettivi strategici

Israele ha avviato una massiccia operazione preventiva contro l'Iran, denominata "Rising Lion", colpendo siti nucleari e strutture militari in tutto il paese. Ecco un riassunto degli eventi finora:

Siti nucleari colpiti
Secondo i media statali iraniani, sono stati presi di mira impianti nucleari cruciali nelle città di Natanz, Khondab e Khorramabad. Dalle immagini diffuse, si vedono nuvole di fumo sollevarsi da Natanz, mentre esplosioni sono state segnalate in diverse città, tra cui Teheran, Bandar Abbas e Kermanshah.

Comandanti e scienziati morti
Tra le vittime confermate figurano alte personalità del governo iraniano. Sono morti il capo di stato maggiore delle forze armate Mohammad Bagheri, il comandante della Guardia Rivoluzionaria (IRGC) Hossein Salami, il comandante senior Gholamali Rashid e i rinomati scienziati nucleari Fereydoun Abbasi e Mohammad-Mehdi Tehranchi. Anche la sede dell'IRGC a Teheran è stata colpita.

Khamenei nomina i sostituti
Il Supremo Leader iraniano, Ali Khamenei, ha nominato Habibollah Sayyari come capo di stato maggiore ad interim delle forze armate e Ahmad Vahidi come nuovo comandante della Guardia Rivoluzionaria.

Khamenei e l'IRGC promettono una ritorsione severissima
Khamenei ha accusato Israele di "colpire aree residenziali" e ha promesso una "punizione severa" per l'attacco. L'IRGC ha dichiarato che una risposta “ferma e severa” era già in preparazione, invitando la popolazione a mantenere la calma.

Teheran accusa gli Stati Uniti
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha condannato gli attacchi come una violazione del diritto internazionale, accusando gli Stati Uniti di complicità in quanto i missili sarebbero stati lanciati dallo spazio aereo dell'Iraq, sotto il controllo americano. Ha affermato che l'Iran ha il diritto di rispondere ai sensi dell'Articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite.

Arabia Saudita condanna gli attacchi
L'Arabia Saudita ha condannato gli attacchi israeliani, definendoli una violazione della sovranità iraniana e una minaccia alla stabilità regionale, secondo una dichiarazione diffusa dai media statali.

Vittime civili
Oltre alle perdite militari, si segnalano anche vittime civili, tra cui donne e bambini, soprattutto a Teheran. A Tabriz, due persone sono morte e sei sono rimaste ferite a causa di un attacco israeliano su obiettivi militari.

Infrastrutture petrolifere illese, ma i mercati reagiscono
La compagnia petrolifera nazionale iraniana ha confermato che le infrastrutture petrolifere non sono state danneggiate e la distribuzione del carburante continua. Tuttavia, i prezzi del petrolio Brent sono aumentati di quasi il 12%, superando i 77 dollari al barile, a causa delle preoccupazioni per un conflitto regionale su larga scala.

Washington non coinvolta
Il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, ha sottolineato che Israele ha agito in modo autonomo. Gli Stati Uniti hanno comunque avvertito l'Iran di non colpire personale o interessi americani.

Spazio aereo chiuso e censura mediatica
L'Iran ha chiuso il proprio spazio aereo a livello nazionale e ha emesso un ordine di censura per i media, avvertendo i giornali e gli utenti dei social media di non disturbare "la sicurezza psicologica" della popolazione.

Leader israeliani messi in sicurezza
Israele ha dichiarato lo stato di emergenza a livello nazionale e ha spostato i suoi leader in luoghi sicuri, in previsione di una possibile ritorsione iraniana sotto forma di attacchi missilistici e con droni.

L'operazione israelo-iraniana potrebbe avere gravi ripercussioni regionali, alimentando ulteriormente le tensioni tra i due paesi e coinvolgendo altre potenze internazionali in un conflitto che sembra destinato a intensificarsi.

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