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Scuola
16 Giugno 2025 - 16:55
Sta per iniziare l’Esame di Stato per oltre mezzo milione di studenti italiani, con alcune importanti novità e un cambio di rotta già previsto per il prossimo anno. Mercoledì 18 giugno, alle ore 8:30, prenderà il via la prima prova scritta di italiano, dando ufficialmente il via alla maturità 2025. Si tratterà probabilmente dell’ultima edizione con l’attuale sistema, come anticipato dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Quest’anno saranno 524.415 i candidati ad affrontare l’esame finale del ciclo scolastico, di cui 13.066 privatisti. I liceali rappresentano la maggioranza con 268.577 iscritti, seguiti dagli alunni degli istituti tecnici (169.682) e dai professionali (86.156).
Nella giornata odierna sono previste le riunioni preliminari delle commissioni, incaricate di stabilire i dettagli logistici e organizzativi dell’esame. Saranno coinvolte 13.900 commissioni, ciascuna formata da sei membri: tre interni e tre esterni, incluso il presidente. Complessivamente saranno esaminate 27.698 classi.
La prima prova, uguale in tutta Italia, sarà di italiano e durerà fino a un massimo di sei ore. Gli studenti potranno scegliere tra diverse tracce che spazieranno dalla letteratura alla filosofia, dalla storia alla scienza, fino a temi di attualità sociale o tecnologica. Giovedì 19 sarà invece il turno della seconda prova, legata alla disciplina caratterizzante ciascun indirizzo di studi. Ad esempio, al classico torna il latino, mentre allo scientifico si conferma la matematica. Gli alunni dei linguistici affronteranno una prova sulla prima lingua straniera, mentre nei tecnici si va verso l’economia aziendale per l’indirizzo AFM.
La principale novità di quest’anno riguarda il voto in condotta, sulla base della recente legge 150/2024. Chi otterrà un 6 in comportamento, durante il colloquio dovrà presentare un elaborato critico su temi di cittadinanza attiva e valori costituzionali. Inoltre, il comportamento inciderà sui crediti scolastici, riservando il punteggio massimo (fino a 40) solo a chi ha almeno 9 in condotta.
Già dal prossimo anno scolastico, l’orale sarà completamente ripensato. Il ministro Valditara ha dichiarato l’intenzione di riportare l’esame al suo significato autentico di “maturità”, con un colloquio meno simile a un’interrogazione classica e più orientato alla valutazione globale del percorso dello studente. Saranno valorizzati il curriculum, i percorsi per le competenze trasversali (Pcto), le esperienze orientative e l’educazione civica, con l’obiettivo di misurare una crescita formativa completa.
Il ministero è già al lavoro per attuare queste trasformazioni in tempo per l’anno scolastico 2025/2026.
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