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Turismo

Proteste in Spagna contro l’overturismo: a Barcellona tornano le pistole ad acqua contro i turisti

Migliaia di cittadini manifestano in diverse città per denunciare l’impatto negativo del turismo di massa su affitti e qualità della vita, mentre il numero dei visitatori continua a crescere.

Proteste in Spagna contro l’overturismo: a Barcellona tornano le pistole ad acqua contro i turisti

In Spagna, il fenomeno delle proteste contro l’eccesso di turismo si riaccende con forza. Migliaia di cittadini hanno manifestato in diverse città, tra cui Barcellona, San Sebastian, Granada e Palma di Maiorca, per denunciare l’impatto negativo del turismo di massa sulla vita quotidiana dei residenti. In particolare nella capitale catalana, sono ricomparse le ormai simboliche “armi” contro i visitatori: pistole e cannoni ad acqua, un gesto che ha fatto discutere ma che è diventato un’icona delle mobilitazioni grazie alla viralità sui social.

L’aumento dei turisti continua a mettere sotto pressione il paese: nel 2024 la Spagna ha registrato un nuovo record con 94 milioni di visitatori, un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Nei primi quattro mesi del 2025, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, il numero di turisti internazionali è cresciuto del 7,1%, arrivando a quasi 25,6 milioni.

A Palma di Maiorca, nonostante il caldo record che ha sfiorato i 39 gradi, circa 8.000 persone sono scese in strada per protestare, convocate dal gruppo "Menys Turisme Mes Vida" (Meno turismo, più vita). Gli attivisti ritengono che le misure finora adottate dalle autorità locali e nazionali siano insufficienti a contenere l’afflusso eccessivo di turisti e crocieristi, fenomeno che sta causando l’aumento vertiginoso degli affitti e costringendo i residenti a lasciare l’isola.

“Siamo determinati a fermare questo turismo insostenibile – ha dichiarato Jaume Pujol, portavoce della piattaforma – e non smetteremo finché non verranno revocate le licenze per gli affitti turistici brevi, che stanno escludendo gli abitanti dall’isola.”

Anche a San Sebastian, nel nord del Paese Basco, centinaia di manifestanti hanno alzato la voce contro quella che definiscono un’emergenza abitativa provocata dalla diffusione incontrollata di appartamenti per turisti. Tra gli slogan più ascoltati: "Donostia non è in vendita" e "la casa è un diritto, non un business".

Nonostante il turismo contribuisca per il 13,9% al Pil locale, secondo un sondaggio dell’amministrazione comunale, ben l’82% degli abitanti ritiene che l’impatto turistico sia eccessivo.

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