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Il caso

Garlasco, blackout in questura: slitta tutto al 4 luglio

L’impronta 10, lasciata sulla porta della villetta di via Pascoli, sarà sottoposta a un test specifico

Garlasco, blackout in questura: slitta tutto al 4 luglio

I tre protagonisti di Garlasco

Ripartiranno il 4 luglio gli accertamenti dell’incidente probatorio sul caso di Chiara Poggi. Le analisi riprendono dopo l’iscrizione di Andrea Sempio nel registro degli indagati per concorso nell’omicidio con terzi o con l’ex fidanzato Alberto Stasi, già condannato in via definitiva.

Nel secondo round, durato dieci ore alla Questura di Milano, un blackout ha bloccato il lavoro dei periti quando restavano quattro dei trentaquattro adesivi dattiloscopici da esaminare. Finora sui campioni non è stata rilevata alcuna traccia di sangue, come hanno confermato la legale di Sempio, Angela Taccia, e il consulente della famiglia Poggi, Marzio Capra.

L’impronta 10, lasciata sulla porta della villetta di via Pascoli, sarà sottoposta a un test specifico nei laboratori della Scientifica al Fatebenefratelli: potrebbe contenere il DNA dell’assassino. Intanto già nei prossimi giorni si attendono i primi dati sulla concentrazione di DNA delle oltre trenta impronte prelevate in casa e sui reperti trovati nella spazzatura, tra cui un vasetto di Fruttolo e residui di biscotti.

Il 4 luglio, davanti ai periti, verranno analizzate una dozzina di provette, comprese quelle prelevate sul corpo della vittima. Quella data potrebbe essere l’ultima sessione prima di una pausa estiva: un passaggio cruciale per fare luce, a diciott’anni dal delitto, sull’identità di chi quella mattina del 13 agosto 2007 ha ucciso Chiara Poggi nella villetta di Garlasco.

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