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INDAGINI IN CORSO
22 Giugno 2025 - 09:00
Sono stati eseguiti a Santa Marta, sulla costa caraibica della Colombia, quattro provvedimenti restrittivi a carico di altrettanti cittadini colombiani ritenuti responsabili, in concorso, dell’assassinio di Alessandro Coatti, ucciso il 6 aprile scorso.
A darne notizia è la Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo parallelo sull’accaduto. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dall’autorità giudiziaria del Dipartimento di Magdalena al termine di un’indagine condotta su due fronti, in Italia e in Colombia.
In territorio italiano, gli accertamenti sono stati affidati ai Carabinieri del ROS, che – secondo quanto riferisce la Procura capitolina – hanno svolto “diversificati e complessi approfondimenti” con “puntualità ed efficacia”.
Parallelamente, la Procura Sezionale di Magdalena ha guidato le investigazioni sul posto, in stretto raccordo con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e con l’Ambasciata d’Italia a Bogotá. Oltre alle numerose audizioni di persone informate sui fatti, gli inquirenti hanno effettuato analisi tecniche su oggetti e dispositivi elettronici appartenuti alla vittima. Proprio i dati estratti dagli apparati informatici hanno permesso di ricostruire gli ultimi spostamenti di Coatti a Santa Marta e di chiarire le fasi del delitto, fornendo elementi determinanti per identificare gli autori materiali.
La Procura di Roma sottolinea il valore della collaborazione con le autorità colombiane, che “sin dal primo momento hanno operato senza sosta in più direzioni fino a risalire alle singole responsabilità”. Il costante scambio di prove e informazioni ha consentito di definire il quadro investigativo e di arrivare, in tempi rapidi, all’esecuzione delle misure cautelari che ora aprono la strada al processo.
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