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Auto rimosse prima del concerto, l'ira dei proprietari multati: «I divieti corretti a penna»

Scoppia la polemica dopo il concerto di Radio Kiss Kiss in piazza Castello. Motivo? Le rimozioni e il caso-cartelli

A sinistra, i cartelli della discordia. A destra, la folla al concerto

A sinistra, i cartelli della discordia. A destra, la folla al concerto

Auto e moto rimosse coattivamente prima del concerto in piazza Castello. Con i proprietari dei mezzi che hanno pagato multe salate, sia per il parcheggio non consentito, sia per riprendersi vetture e motocicli. «Ho sborsato 233 euro, 59 per la multa per la sosta e 174 per il carro attrezzi», rivela un residente che si è visto portare via la Vespa. Ma spunta il giallo della cartellonistica. Che a detta dei proprietari dei veicoli, sarebbe stata messa in ritardo e persino “corretta” successivamente a penna. Scoppia il caso dopo il concerto di Radio Kiss Kiss in centro, evento che ha fatto registrate il sold-out ma che ha fatto anche imbufalire tanti residenti, tra blackout (non al concerto) e vie chiuse. Ora a protestare sono diversi torinesi che si sono visti portare via i veicoli da piazza Castello e dalle strade limitrofe, parcheggiati quando i cartelli ancora non c’erano. «La madre della mia compagna abita nei pressi della piazza. Ho posteggiato la Vespa sabato sera - prosegue il “multato” - e non c’erano cartelli. Domenica mattina mi sono alzato presto e sono sceso in strada, alle 7. Ancora nessun cartello. Alle 10, mi avevano portato via la Vespa ed erano spuntati i divieti e pure il nastro biancorosso».

Ma è qui che inizia il giallo perché i cartelli in piazza recavano la scritta “15 giugno 2025 dalle ore 7 fino a cessate esigenze della medesima giornata” sotto il segnale del divieto di sosta con rimozione coatta dei veicoli. Tuttavia, sotto ecco spuntare un “collocato il 12 giugno 2025”, vale a dire giovedì, tre giorni prima del concerto. Peccato che quel “12” fosse stato scritto a penna. Dunque, non solo un cartello posizionato successivamente, ma pure un’aggiunta a mano.

«Vogliamo i rimborsi», dichiarano imbufaliti automobilisti e motociclisti che si sono visti portare via i mezzi dai carri attrezzi. Alcuni si sono rivolti ad Adusbef, associazione dei consumatori. «Questi fatti, se appurati, sono gravi. Non vedo responsabilità dei vigili urbani che, anzi, pare abbiano fatto il loro dovere. Ma chiedo al sindaco Lo Russo di fare chiarezza sui soggetti incaricati di posizionare gli stalli provvisori dei divieti di sosta e nel caso chiedere che gli ignari possessori dei mezzi parcheggiati correttamente vengano rimborsati almeno delle spese oltre a che farsi parte attiva per annullare le sanzioni», dichiara l’avvocato Giuseppe Sbriglio, responsabile regionale di Adusbef.

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