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Geopolitica
24 Giugno 2025 - 11:15
Foto di repertorio
La fragile tregua tra Israele e Iran si è dissolta nel giro di poche ore. A spezzarla, secondo quanto dichiarato dal ministro della Difesa israeliano Israel Katz, sarebbe stato proprio Teheran, accusato di aver violato l’accordo lanciando missili verso il territorio israeliano. La risposta non si è fatta attendere: Katz ha ordinato all’esercito di avviare attacchi “ad alta intensità” su obiettivi strategici nella capitale iraniana.
Le informazioni, confermate da fonti come Reuters e The Guardian, indicano che i raid israeliani avrebbero colpito centri di comando e infrastrutture militari, in una delle offensive più violente dall’inizio delle recenti tensioni tra i due Paesi.
Il cessate il fuoco, annunciato poche ore prima da Donald Trump, sembrava aver aperto uno spiraglio nella crisi. Ma la sua violazione quasi immediata ha riportato il conflitto a un livello di massima allerta. Tel Aviv ha parlato di “provocazione deliberata” da parte iraniana, mentre da Teheran non sono ancora giunte risposte ufficiali.
Nel frattempo, le reazioni internazionali si moltiplicano. Le cancellerie europee hanno esortato le parti a mantenere la calma e rispettare gli accordi, mentre dagli Stati Uniti non è ancora arrivato alcun commento dopo l’inasprimento dello scontro. Resta da vedere se ci sarà spazio per un ritorno ai negoziati o se il conflitto è ormai avviato verso una nuova escalation.
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