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Addio a Lea Massari, la diva silenziosa del grande cinema italiano

Dall’esordio con Monicelli al successo internazionale con Antonioni, fino al ritiro tra gli animali in Sardegna: il ritratto di un’attrice elegante, intensa e profondamente riservata.

Addio a Lea Massari, la diva silenziosa del grande cinema italiano

È morta Lea Massari, nome d’arte di Anna Maria Massatani. Nata a Roma il 30 giugno 1933, l’attrice si è spenta lunedì scorso, anche se la notizia è stata resa pubblica solo nelle ultime ore. Da tempo lontana dai riflettori, si era ritirata a una vita più appartata.

Dopo un inizio come indossatrice, il suo esordio al cinema risale al 1954 con Proibito, film diretto da Mario Monicelli, che per primo ne riconobbe le doti. La sua figura elegante, il volto aristocratico e la voce roca le aprono presto le porte del grande cinema. Il successo internazionale arriva con L’avventura di Michelangelo Antonioni (1960), in cui interpreta il ruolo centrale di una donna misteriosamente scomparsa.

Nel corso della sua carriera ha lavorato con alcuni tra i più importanti registi italiani: Sergio Leone (Il colosso di Rodi), Dino Risi (Una vita difficile), Valerio Zurlini (La prima notte di quiete), accanto a protagonisti del calibro di Alain Delon, Jean-Louis Trintignant e Alberto Sordi. Il pubblico la ricorda anche per interpretazioni memorabili come quella in Soffio al cuore di Louis Malle (1971), dove veste i panni della madre, e per Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi, che le vale un Nastro d’argento.

Non fu solo attrice di cinema: sul palcoscenico teatrale debuttò nella celebre commedia musicale Rugantino di Garinei e Giovannini, dove interpretò per prima il personaggio di Rosetta, al fianco di Nino Manfredi, Aldo Fabrizi e Bice Valori. Lavorò anche su testi di Brecht e Gibson, diretta da registi come Luigi Squarzina e Arnoldo Foà.

Anche in televisione lasciò il segno, in particolare nelle grandi produzioni Rai degli anni '60 e '70. Indimenticabile la sua Monaca di Monza nei Promessi Sposi e le interpretazioni in Anna Karenina, I fratelli Karamazov e Una donna spezzata (1988), diretta da Marco Leto.

La sua ultima apparizione cinematografica risale al 1990, in Viaggio d’amore accanto a Omar Sharif.

Oltre alla carriera artistica, Massari fu anche una convinta animalista. Dopo un passato da cacciatrice, abbracciò la causa della protezione animale, accudendo cani e gatti nella sua casa in Sardegna e opponendosi con forza alla vivisezione.

Nata nel quartiere romano di Monteverde Vecchio, cresciuta tra i Parioli e Prati, visse anche all’estero seguendo il padre ingegnere tra Spagna, Svizzera e Francia. Studiò architettura, ma fu il cinema a conquistarla.

Lea Massari ha incarnato per decenni un’eleganza riservata, un talento raffinato, e un carisma che ha attraversato confini e generazioni.

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