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La polemica

Università di Trento: polemica per la maglietta che accosta le Brigate Rosse alla bionda bambola

Shock sui social: la presidente del consiglio studentesco Agnese Tumicelli sotto accusa

Università di Trento: polemica per la maglietta che accosta le Brigate Rosse alla bionda bambola

È scoppiata una forte polemica all'Università di Trento a causa di una maglietta provocatoria pubblicata su Instagram dalla presidente del consiglio studentesco, Agnese Tumicelli. L'immagine mostra un accostamento controverso tra la famosa bambola bionda e simboli tipici delle Brigate Rosse: passamontagna nero, pistola, piede di porco e la Renault 4 rossa, la stessa utilizzata per il ritrovamento del corpo di Aldo Moro. Un'immagine dai contenuti fortemente shock, che ha suscitato una reazione durissima nel mondo politico e universitario.

La maglietta in questione è stata realizzata dal canale online “innioranza”, che, con un messaggio provocatorio, commenta il passato delle Brigate Rosse dicendo: "Non è che inneggiamo al ritorno delle BR eh...hanno provocato parecchi morti (comunque meno della democrazia cristiana), però anche i fasci ne hanno provocati e ce li abbiamo al governo. Eh?". Un richiamo alla violenza politica che, a molti, è sembrato estremamente pericoloso e irresponsabile.

Un'associazione storica e pericolosa

L’Università di Trento non è nuova a polemiche di questo tipo, considerando che è lo stesso ateneo dove hanno studiato Renato Curcio e Margherita Cagol, entrambi fondatori delle Brigate Rosse. La connessione con questa storia storica ha sollevato numerosi interrogativi sull'opportunità di pubblicare contenuti che richiamano alla violenza politica e al passato delle BR, un periodo tragico per l’Italia.

La correlazione tra l’immagine e i temi storici legati alle Brigate Rosse ha suscitato una forte reazione critica, ritenendo la maglietta non solo un atto di marketing controverso, ma anche una provocazione pericolosa che potrebbe minimizzare la gravità degli atti terroristici compiuti in quegli anni.

Le reazioni politiche

Diverse forze politiche hanno già condannato duramente l’accaduto. In particolare, esponenti di destra e centro-destra hanno accusato la Tumicelli di incitare alla violenza e di non tenere conto della memoria storica, ricordando il tragico periodo delle Brigate Rosse e le vittime innocenti che hanno pagato con la vita le azioni di terrorismo.

In risposta alla polemica, Agnese Tumicelli ha difeso la sua scelta, sostenendo che il messaggio della maglietta fosse ironico e volesse stimolare una riflessione critica sulla politica attuale, senza nessuna intenzione di giustificare la violenza. Tuttavia, l'episodio ha sollevato un ampio dibattito sulla responsabilità della comunicazione in ambito universitario e sul confine tra provocazione e incitamento.

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