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Il caso

Vicenza, commerciante chiude il negozio per paura: "Aggressore denunciato e rilasciato"

Margherita Parolin racconta il suo incubo: "Mi sento abbandonata dalle leggi"

Vicenza, commerciante chiude il negozio per paura: "Aggressore denunciato e rilasciato"

Immagine di repertorio

Un episodio di violenza e insicurezza ha scosso la vita di Margherita Parolin, commerciante cinquantenne di Vicenza, che da settimane vive nel timore di un uomo che, dopo averla aggredita, continua a passare ripetutamente davanti al suo negozio. La donna, titolare di “Maison Marguerite 1992” in Corso Fogazzaro, ha deciso di chiudere il suo negozio per paura, apponendo un cartello che recita: "Chiuso per paura. Non per ferie. Non per scelta. Ma perché lavorare così è diventato impossibile."

L’incubo ha avuto inizio quando, nel mese di maggio, un uomo, successivamente identificato come tunisino di 35 anni, ha rubato alcuni articoli esposti fuori dal negozio. Dopo un breve inseguimento, l'aggressore ha perso il controllo, aggredendo fisicamente la commerciante con un calcio, prima di sfondare i vetri del negozio. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, l’aggressore è stato rilasciato in poche ore, nonostante fosse stato portato in Questura. Da quel momento, ha continuato a tormentare la Parolin, passando davanti al negozio e facendole pesare la sua impunità.

Il questore Francesco Zerilli ha cercato di risolvere la situazione, facendo trasferire l’uomo in un Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) a Gradisca d’Isonzo. Tuttavia, a causa di un certificato medico che dichiarava l’aggressore troppo pericoloso per essere rimpatriato, l'uomo è tornato a Vicenza, scatenando ulteriori timori nella commerciante. Dopo un'ultima minaccia, Margherita ha preso la decisione di chiudere definitivamente il negozio.

Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, ha espresso solidarietà alla Parolin, criticando l'incapacità del sistema di proteggere i cittadini da minacce ripetute. Il caso ha sollevato polemiche a livello nazionale, evidenziando le lacune nelle norme di sicurezza e la difficoltà di allontanare definitivamente gli aggressori. Nonostante gli sforzi delle autorità, Margherita Parolin resta in attesa di vedere finalmente risolta la sua situazione, con la speranza di riaprire il suo negozio.

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