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Lutto
27 Giugno 2025 - 08:00
Si è spento all’età di 93 anni Lalo Schifrin, pianista, direttore d’orchestra e compositore argentino noto a livello internazionale per alcune delle colonne sonore più memorabili del cinema e della televisione. La famiglia ha annunciato la sua morte, avvenuta a Los Angeles, a causa di complicazioni dovute a una polmonite.
Schifrin ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica per il grande schermo, con brani che hanno fatto da colonna sonora a pellicole come “Bullitt”, “Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!”, “I 3 dell’Operazione Drago” e “Brubaker”. Vincitore di quattro Grammy Awards, è stato inoltre candidato per ben sei volte all’Oscar per le sue composizioni originali, tra cui quelle di “Nick mano fredda”, “La volpe” e “Amityville Horror”. Nel 2018, in riconoscimento alla sua carriera straordinaria, gli è stato conferito un premio Oscar onorario.
Nato a Buenos Aires il 21 giugno 1932, Boris Claudio “Lalo” Schifrin crebbe in una famiglia immersa nella musica: suo padre era primo violino nell’Orchestra Filarmonica locale. Dopo una formazione classica, sviluppò una profonda passione per il jazz americano, che ai tempi era visto con sospetto nel suo paese. Questa combinazione di influenze lo rese uno degli autori più originali e innovativi del XX secolo. Il famosissimo tema di “Mission: Impossible”, caratterizzato dal ritmo irregolare in 5/4, fu composto in pochi minuti senza nemmeno vedere il pilot della serie.
Durante la sua lunga carriera, Schifrin collaborò con icone del cinema e della musica. Oltre alle colonne sonore per i film della saga di Clint Eastwood con l’ispettore Callaghan, ha composto per serie TV come “Starsky & Hutch” e “Medical Center”. Un aneddoto curioso racconta che Bruce Lee, che lo volle come compositore per “I 3 dell’Operazione Drago” nel 1973, gli offrì in cambio lezioni gratuite di arti marziali.
Parallelamente all’attività in studio, Schifrin ha diretto alcune delle orchestre più prestigiose al mondo, da Vienna a Londra, passando per Tel Aviv e Los Angeles. Negli anni ’90 ha ideato il progetto “Jazz Meets the Symphony”, fondendo il suo amore per il jazz con la musica classica. È stato inoltre arrangiatore principale per i concerti de I Tre Tenori, il leggendario trio formato da Plácido Domingo, José Carreras e Luciano Pavarotti. Tra gli anni ’80 e ’90, ha guidato anche l’Orchestra Filarmonica di Parigi, contribuendo a importanti eventi come la celebrazione del centenario del cinema a Marsiglia.
Per decenni ha vissuto a Beverly Hills, nella storica villa precedentemente appartenuta all’attore Groucho Marx. Era sposato con Donna Schifrin, che dirigeva la sua etichetta discografica, Adelph Records. Lalo lascia tre figli, tra cui Will (sceneggiatore televisivo) e Ryan (regista), oltre a quattro nipoti.
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