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Cronaca

Le prime pagine dei quotidiani del 29 giugno 2025

Pride a Budapest sfida Orbán, accordo G7 sulla global tax, caos voli nel Nordovest. Tensione in Medio Oriente: funerali a Teheran, il Qatar media per Gaza.

Rassegna nazionale del 28 giugno: da Trump a Sánchez, passando per Dl Sicurezza e immigrazione

CORRIERE DELLA SERA
A Teheran, durante i funerali di Stato dei comandanti iraniani uccisi nel conflitto con Israele, sono stati scanditi slogan ostili contro Stati Uniti e Israele. L’Iran ha deciso di negare l’accesso agli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), inasprendo ulteriormente i rapporti con l’Occidente.

LA REPUBBLICA
A Budapest, oltre 200.000 persone hanno partecipato al Pride, sfidando le minacce del premier ungherese Viktor Orbán e la presenza di gruppi neofascisti. Presenti anche esponenti dell’opposizione italiana, tra cui la segretaria del PD, Elly Schlein, che ha dichiarato: “L’amore non si può vietare per legge”. In serata, un guasto tecnico al Centro radar di Milano ha paralizzato per ore il traffico aereo nel Nord-Ovest italiano. Sul fronte fiscale, il G7 ha raggiunto un’intesa sulla global minimum tax, con esenzioni per le multinazionali USA: una mossa accolta come un nuovo successo per Trump.

LA STAMPA
Il Pride di Budapest è diventato simbolo dell’Europa dei diritti, con 200.000 partecipanti che hanno protestato contro le politiche repressive del premier Orbán. La segretaria Schlein ha sottolineato come l’Unione Europea sia ancora divisa da un “muro invisibile” e ha invitato l’Italia a “stare dalla parte giusta”. Sul piano internazionale, il G7 ha definito un compromesso sulla tassazione globale, che include agevolazioni per le Big Tech americane. Il ministro Giorgetti lo definisce un “compromesso onorevole”. In tema di dazi, il governo assicura: “Sosterremo le imprese italiane”.

IL MESSAGGERO
Il governo sta lavorando alla creazione di un registro speciale per alcune categorie professionali, tra cui polizia e personale sanitario, garantendo loro una tutela rafforzata in caso di indagini. Intanto, al G7 è stato siglato un accordo sulla minimum tax, che prevede esenzioni per le multinazionali americane. Il ministro Giorgetti parla di “compromesso onorevole”. Sul fronte commerciale, la premier Meloni rassicura: “Siamo dalla parte delle imprese italiane”.

IL SOLE 24 ORE
Il G7 ha trovato un accordo per la revisione della global minimum tax, che prevede ampie esenzioni per le multinazionali statunitensi in cambio della rinuncia da parte di Trump a future ritorsioni fiscali. Il ministro Giorgetti ha parlato di un “compromesso accettabile”. Proseguono nel frattempo le trattative sui dazi, con l’obiettivo di proteggere i mercati da potenziali contraccolpi.

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