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Cronaca

Fentanyl contaminato da batteri letali: 48 morti in Argentina, si teme una strage silenziosa

Il farmaco oppioide distribuito in ospedali pubblici era infettato da Klebsiella pneumoniae: rischio anche per casi passati

Fentanyl contaminato da batteri letali: 48 morti in Argentina, si teme una strage silenziosa

Foto di repertorio

È già tra le peggiori crisi sanitarie della storia recente dell’Argentina. Sono 48 i decessi accertati, ma il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente: a causare le morti sarebbe stata una partita di Fentanyl contaminato da batteri, distribuita in diverse strutture ospedaliere del Paese tra novembre 2024 e maggio 2025.

Secondo le autorità, il farmaco — un potente oppioide sintetico usato per il trattamento del dolore intenso post-operatorio o nei malati oncologici — sarebbe stato infettato da Klebsiella pneumoniae e, in alcuni casi, da Ralstonia pickettii, agenti patogeni in grado di provocare polmoniti e infezioni invasive come la meningite.

Il ministero della Sanità argentino ha confermato che le morti sono avvenute in almeno undici strutture ospedaliere sparse tra la provincia e la città di Buenos Aires, Santa Fe e Neuquén. L’inchiesta, partita a inizio maggio dopo i primi 20 casi, è coordinata dal giudice federale Ernesto Kreplak, che ha richiesto un censimento dettagliato dei pazienti trattati con quel lotto di farmaco.

Al centro dell’indagine c’è l’azienda HLB Pharma Group S.A., sospettata di aver distribuito le fiale contaminate. I controlli avviati dall’ente regolatore argentino ANMAT hanno confermato che i pazienti colpiti avevano ricevuto la stessa fornitura. Solo all’Ospedale Italiano di La Plata si contano 18 casi infetti, mentre altri due sono stati registrati a Rosario. Nove persone sono decedute entro il 15 maggio.

La magistratura e le autorità sanitarie stanno valutando tutti i casi di malattia invasiva comparsi nei mesi scorsi tra pazienti a cui è stato somministrato il Fentanyl proveniente da HLB. L’ipotesi è che diverse morti per polmonite possano essere riconducibili alla contaminazione e siano passate inosservate.

Mentre l’Argentina prova a contenere la portata del contagio, il caso riaccende anche l’attenzione globale sull’uso del Fentanyl, già al centro di allarmi sanitari negli Stati Uniti per il drammatico aumento dei decessi, soprattutto tra i giovani.

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