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La decisone

Parigi si prepara all'estate: dal 5 luglio si potrà nuotare nella Senna

Il punto più capiente sarà a Bercy, con una massima capienza di 700 persone, sarà attrezzato con docce e solarium

Parigi si prepara all'estate: dal 5 luglio si potrà nuotare nella Senna

Un tuffo nella storia: dal 5 luglio la Senna tornerà ufficialmente balneabile, riportando l’acqua al centro della vita parigina dopo più di cento anni di divieti. È il risultato di una promessa politica mai dimenticata, lanciata da Jacques Chirac nel 1990 e finalmente mantenuta dall’attuale sindaca Anne Hidalgo. Fino al 31 agosto, cittadini e turisti potranno nuotare in tre aree sorvegliate lungo il fiume, con accessi regolamentati e strutture pensate per garantire comfort e sicurezza.

Il punto più capiente sarà a Bercy, di fronte alla Biblioteca Nazionale François Mitterrand, attrezzato con docce e solarium e in grado di ospitare fino a 700 persone. A Grenelle si nuoterà con vista Tour Eiffel, in acque basse adatte anche ai bambini, mentre il punto più simbolico sarà a Bras Marie, proprio davanti all’isola Saint-Louis, dove nel 2023 si tuffarono Hidalgo e il presidente del comitato olimpico parigino.

Misure speciali garantiranno la sicurezza: 27 bagnini in servizio, un test attitudinale per chi vuole affrontare la corrente e un braccialetto segnaletico per chi supera la prova. Ogni giorno verranno anche effettuate analisi sulla qualità dell’acqua: un sistema a semaforo segnalerà eventuali rischi sanitari. “Rendere la Senna balneabile è una risposta concreta alla crisi climatica”, ha dichiarato la sindaca Hidalgo, sottolineando come il caldo abbia provocato oltre 3.700 vittime in Francia nel solo 2024.

Il ritorno dei bagni nella Senna è il culmine di un colossale progetto di bonifica iniziato nel 2016: controlli sulle case galleggianti, nuovi sistemi fognari, bacini di contenimento per le acque piovane come quello di Austerlitz, capace di raccogliere fino a 50mila metri cubi. L’obiettivo era uno: ridurre la concentrazione dell’Escherichia coli, batterio presente in quantità pericolose dal 1923, anno in cui fu imposto il primo divieto di balneazione.

Il grande test è stato quello delle Olimpiadi 2024. A pochi giorni dall’evento, Hidalgo e Tony Estanguet si erano lanciati nelle acque del fiume per rassicurare il mondo. Ma le piogge torrenziali e il cedimento dei sistemi di purificazione hanno riacceso le polemiche: sessioni di allenamento cancellate, atleti infettati, tra cui la belga Claire Michel e i triatleti svizzeri e portoghesi. Il sogno sembrava sul punto di affondare.

Eppure, Parigi ci riprova. Stavolta con orari prestabiliti, vigilanza rafforzata e un occhio puntato ai cambiamenti climatici.

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