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sostenibilità

Arriva la farina di granchio blu: così Ravenna trasforma un'invasione in risorsa

Con il progetto Crab nasce una filiera circolare che sostiene i pescatori e riduce l’impatto ambientale

La farina di granchio blu: così Ravenna trasforma un'invasione in risorsa

Da minaccia a risorsa: a Marina di Ravenna il granchio blu viene trasformato in farina grazie a un’innovazione tutta emiliana. Il progetto Crab – Circular Re-use of Alien Blue-crab, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e coordinato da Torpedo Soc.Coop insieme all’Istituto Scientifico Cestha, ha un doppio obiettivo: limitare la proliferazione di questa specie aliena e aiutare la piccola marineria locale.

Attraverso un macchinario che disidrata, tritura e sterilizza i granchi blu a bassa temperatura, senza acqua né additivi, è possibile ottenere una farina proteica, ricca di calcio, fosforo e taurina. Da 100 chili di granchio fresco si ricavano circa 30-35 chili di farina sterile. Ma non temete: questo prodotto non è destinato al consumo umano, ma verrà utilizzato come mangime per animali domestici e pesci d’allevamento, oppure come esca per la pesca.

La materia prima proviene dagli scarti: granchi troppo piccoli o danneggiati, non commerciabili, che normalmente rappresentano un problema di smaltimento per i pescatori. Il progetto propone così una filiera sostenibile e circolare, riducendo i costi per le cooperative e offrendo un’ulteriore fonte di reddito.

Le attività si svolgono nei locali del Cestha, con l’intento di riqualificare il quartiere marittimo e farne un polo di riferimento per l’innovazione nella Blue Economy. Un’iniziativa che unisce sostenibilità ambientale, tecnologia e rilancio del territorio.

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