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Estate 2025

Vacanze brevi in Italia: cresce la voglia di partire, ma aumentano i costi

Vacanze di 3–5 giorni e turismo interno dominano l’estate 2025, complici anche i rincari sui biglietti aerei, sia nazionali che europei.

Vacanze brevi in Italia: cresce la voglia di partire, ma aumentano i costi

Con l’arrivo di luglio, l’estate entra nel vivo e con lei cresce anche la voglia di partire. Dopo mesi di lavoro, tanti italiani sognano di staccare la spina, anche solo per pochi giorni. Ma a frenare i progetti vacanzieri non sono solo gli impegni quotidiani: a complicare tutto, anche quest’anno, ci si mettono i costi sempre più alti di spostamenti e soggiorni.

Secondo le prime stime dell’ONF – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel 2025 sarà solo il 43,2% degli italiani a concedersi una vacanza estiva. Un numero ancora lontano dai livelli pre-pandemia, ma che conferma la voglia, pur con mille difficoltà, di godersi almeno qualche giorno di relax. Tuttavia, cambiano le modalità: a fare da padrone sono le vacanze brevi, con soggiorni ridotti tra i 3 e i 5 giorni. Una scelta che risponde all’esigenza di contenere i costi, magari approfittando dell’ospitalità di amici o parenti.

Ritorno al turismo di prossimità

Complice l’impennata dei prezzi, anche nel 2025 gli italiani scelgono di rimanere entro i confini nazionali. Oltre l’82% di chi partirà lo farà per una destinazione italiana, puntando su località di mare, borghi collinari e città d’arte. Non si tratta solo di una scelta “economica”, ma anche di un modo per riscoprire il patrimonio culturale e paesaggistico del Belpaese.

A pesare maggiormente sulle decisioni di viaggio sono i costi dei trasporti, in particolare quelli aerei. L’Osservatorio Federconsumatori ha infatti analizzato l’andamento dei prezzi nella settimana centrale di agosto – il periodo più caldo in tutti i sensi – e i numeri parlano chiaro.

Voli sempre più cari, soprattutto all’estero

Se stai pensando di prendere un volo per l’estero, preparati a spendere di più. In media, un biglietto aereo in classe economy per una destinazione europea ha subito un rincaro del 14% rispetto al 2024, con punte che arrivano fino al +18% per la tratta Roma-Atene. Anche rimanere in Italia non è una soluzione troppo economica: i voli interni sono aumentati in media del 13%, con picchi sulle tratte verso le isole maggiori – ad esempio Milano-Palermo ha segnato un +17%, mentre Milano-Olbia è salita del 16%.

Numeri che spiegano il perché molti italiani abbiano deciso di rinunciare all’aereo, preferendo viaggi in auto, treno o pullman. O, più semplicemente, riducendo le distanze e optando per mete raggiungibili in giornata.

Vacanze più corte, ma più consapevoli

La tendenza dei "micro-viaggi" non è solo figlia dei rincari: molti italiani stanno cambiando anche il loro modo di vivere il tempo libero. Invece di concentrare le ferie in una o due settimane, si preferisce diluire le pause durante l’estate, facendo brevi fughe nei weekend o nei ponti, per ricaricare le energie senza prosciugare il portafogli.

Questa scelta sta dando nuova linfa al turismo di prossimità e alle realtà locali, che spesso offrono esperienze autentiche a costi più contenuti: agriturismi, campeggi, b&b a conduzione familiare, piccoli festival di paese. Un modo più lento e sostenibile di viaggiare, che privilegia la qualità alla quantità.

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