l'editoriale
Cerca
Animali
14 Luglio 2025 - 20:03
Un’inquietante emergenza sanitaria ha colpito un alpeggio nel comune di Oncino, in alta Valle Po: 47 bovini di razza Piemontese sono morti nel giro di poche ore tra venerdì e sabato. La mandria, composta sia da vitelli che da esemplari adulti, mostrava segnali di malessere prima del decesso. Altri animali risultano ancora ammalati, ma l’origine del problema resta sconosciuta.
L’allevatore, un imprenditore agricolo di Scarnafigi, ha contattato immediatamente il veterinario e richiesto l’intervento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Contestualmente, ha presentato denuncia contro ignoti ai carabinieri forestali.
Sono in corso analisi veterinarie sia sui capi deceduti che su quelli che manifestano sintomi, mentre le autorità stanno vagliando diverse ipotesi, nessuna esclusa.
Una delle cause sospettate è una possibile intossicazione derivante dall’ingestione di piante tossiche presenti nei pascoli d’alta quota. Tuttavia, non viene esclusa l’eventualità di un atto doloso.
Gli animali erano presenti sull’alpeggio da settimane, senza aver mostrato segnali preoccupanti fino all’insorgenza di questo male misterioso.
Nel frattempo, sono iniziate le operazioni di recupero e smaltimento delle carcasse, mentre cresce la preoccupazione tra gli allevatori locali e le autorità sanitarie.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..