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Il caso

Sparito da 5 giorni nei boschi della Val Sessera: ancora nessuna traccia di Marino Rabolini

Le ricerche si concentrano sul versante della Valle Cervo con il supporto di droni ed elicotteri, mentre amici e soccorritori mantengono alta la speranza di ritrovare il 71enne di Legnano

Sparito da 5 giorni nei boschi della Val Sessera: ancora nessuna traccia di Marino Rabolini

Sono passati ormai cinque giorni da quando Marino Rabolini, 71 anni, residente a Legnano, è sparito nei boschi della Val Sessera, in provincia di Biella. L’uomo è scomparso sabato 12 luglio, e da martedì 15 luglio sera le operazioni di ricerca sono in corso senza interruzioni, ma finora non hanno portato a risultati concreti.

Rabolini, ex dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Legnano, era una figura conosciuta non solo nella sua città natale, ma anche tra gli appassionati di escursionismo locali, grazie alla sua collaborazione con il CAI per la segnalazione e manutenzione dei sentieri della zona. L’allarme è stato lanciato da alcuni amici e conoscenti preoccupati, dato che l’uomo viveva da solo e non dava più notizie di sé. Attualmente, giovedì 17 luglio, le ricerche si stanno concentrando sulla zona che guarda verso la Valle Cervo, con un’intensa sorveglianza aerea effettuata da elicotteri e droni.

La macchina dei soccorso si è messa in moto martedì 15 luglio intorno alle 19:30. Le prime ricerche hanno avuto come punto focale l’area di Bocchetto Sessera, dove è stata trovata l’auto di Rabolini, confermando così il luogo di partenza della sua escursione. Dai primi accertamenti sembra che Rabolini si fosse incamminato da solo con l’intenzione di raggiungere la Punta del Cravile, una meta nota e apprezzata dagli escursionisti.

Le attività di ricerca sono coordinate dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, che ha impiegato squadre specializzate e due droni per l’esplorazione dall’alto. A supporto sono intervenuti anche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte.

Nella serata stessa del 15 luglio, un elicottero dei Vigili del Fuoco ha trasportato i primi soccorritori sul territorio montano per iniziare le ricerche a piedi. Grazie all’analisi delle celle telefoniche agganciate dal cellulare di Rabolini, la zona di intervento si è focalizzata sul versante rivolto verso la Valle Cervo. Malgrado gli intensi sforzi, finora non sono emersi elementi decisivi per rintracciare l’uomo. Le ricerche continueranno anche nelle prossime ore.

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