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Incidenti mortali in moto in Piemonte: +30% rispetto al 2024 tra aprile e luglio

Nel periodo compreso tra aprile e luglio 2025, in Piemonte si sono registrati 23 incidenti mortali che hanno coinvolto motociclisti

Incidenti mortali in moto in Piemonte

Immagine di repertorio

Nel periodo compreso tra aprile e luglio 2025, in Piemonte si sono registrati 23 incidenti mortali che hanno coinvolto motociclisti, con un incremento del 30% rispetto allo stesso quadrimestre dell’anno precedente. I dati provengono dall’Associazione Familiari Vittime della Strada e sono in linea con l’andamento nazionale. La provincia con il maggior numero di sinistri è quella di Torino, con 10 decessi, di cui 6 nel capoluogo.

Secondo le analisi dell’associazione, tra i fattori che contribuiscono al fenomeno si segnala l’incremento del parco circolante a due ruote: nel 2024 si è registrato un boom di immatricolazioni di motocicli, che ha comportato un aumento della presenza di moto sulle strade, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi. A questo si aggiunge una diffusa sottovalutazione dei rischi, in particolare tra i motociclisti meno esperti. In 7 dei 23 casi documentati, l’incidente è avvenuto senza il coinvolgimento di altri veicoli, configurandosi come perdita autonoma di controllo del mezzo.

Oltre alla provincia di Torino, gli incidenti mortali si sono verificati in altre aree del Piemonte: 3 in provincia di Vercelli, 3 in provincia di Cuneo, 3 in quella di Novara (incluso l’ultimo caso avvenuto a Cameri), 2 nel Verbano-Cusio-Ossola e uno in provincia di Biella. I decessi si concentrano nei fine settimana e nei periodi di maggiore traffico, in particolare lungo le direttrici provinciali e regionali.

Le vittime sono in maggioranza uomini, con un solo caso che ha coinvolto una donna. L’età media è compresa tra i 20 e i 50 anni, con estremi che vanno dai 18 ai 77 anni. L’uso di motocicli di grossa cilindrata da parte di neopatentati o conducenti con esperienza limitata rappresenta un elemento di rischio rilevante, secondo l’associazione. La vicepresidente Silvia Frisina ha evidenziato la necessità di rafforzare l’offerta di corsi di guida sicura, anche per motociclisti già patentati, con focus specifici su tecniche di controllo del veicolo in condizioni critiche.

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